Parliamo di anti-spreco con l’ecofoodblogger Lisa Casali

E’ sempre piacevole conoscere persone e idee nuove, ho scoperto il mondo Lisa Casali  per caso girovagando sul web in cerca di qualche consiglio su come sprecare il meno possibile il cibo. Mi si è aperto un mondo, non solo sul concetto di risparmio, antispreco alimentare che da buona Econoters seguivo già, ma su una persona e il suo staff, cordiale, alla mano, estremamente disponibile.

Ma vi racconto velocemente chi è questa giovane e brillante ecofoodblogger: scienziata ambientale, esperta di cucina sostenibile, Ambassador di WOMEN FOR EXPO e Testimonial WWF per l’alimentazione sostenibile e la lotta allo spreco. Ha scritto quattro libri tra cui “Autoproduzione in cucina” “Ecocucina”‘ e “Cucinare in lavastoviglie” e forse l’avete vista su Laeffe con “Orto e mezzo”, ha aperto il blog Ecocucina in cui insegna e dà consigli su come ridurre gli sprechi, alimentari ma anche energetici, famosa è per esempio la sua idea di cucinare a bassa temperatura utilizzando la lavastoviglie.

Ancor più mi piaceva l’idea di una visone molto simile a quella che anche noi, e io personalmente, cerchiamo di portare avanti. Ecocucina va a braccetto con Econote  non vi pare?
Gustatevi allora quest’intervista è stato piacevolissimo farlo, spero sarà un piacere leggerla!

Cercando in rete sembra che si possa sapere tutto su di lei e sul suo lavoro, ci dice qualcosa che ancora non sappiamo?

Potrei parlarvi per ore del mio lavoro come assicuratrice ambientale al Pool Inquinamento ma sono certa vi divertireste di più se vi raccontassi di cottura in lavastoviglie, utilizzo del lato B del cibo, autoproduzione di lumache & co. Possono sembrare tutte cose molto diverse, c’è però un motivo conduttore unico e forte che le collega tutte ed è un profondo e sincero desiderio di essere utile al pianeta proponendo tecniche quotidiane per ridurre il nostro impatto ambientale ed essere più sostenibili.

Ci sarà un’altra edizione di “Orto e mezzo”? L’esperienza le è piaciuta?

Al momento non è in programma. Esperienza bellissima che spero un giorno potrà ripartire. Ora sono invece completamente assorbita dal nuovo programma tv che conduco dagli studi RAI in EXPO. Non è solo il primo programma di cucina di RAI3 ( in onda dal lunedi al venerdi alle 12.45) ma è anche una delle attrazioni di EXPO a cui qualunque visitatore può assistere e che tutti i giorni, compresi i sabati e le domeniche, accoglie 2 grandi chef e un ospite d’eccezione. È la mia prima conduzione per un programma RAI, è una sorta di maratona perché sono impegnata tutti i giorni fino al 31 ottobre. Mi sto divertendo molto ed è davvero un’esperienza intensa e interessante.

 Ci dica qualcosa che non le piace di Expò?

Viverci tutti i giorni può essere stancante e cerco di viverla come un’esperienza unica e a termine. Visto che saranno ormai 5 mesi fuori dal comune. Vivendoci tutti i giorni si vive anche un po’ il dietro le quinte dell’Esposizione universale, il che può essere molto divertente. Non per piaggeria ma per pura esaltazione per quello che sto vivendo è difficile trovare qualcosa che non mi piaccia. Diciamo che non tutte le cose che ho assaggiato mi hanno esaltato, soprattutto da Eataly dove ogni tanto, complici i grandi numeri da sfamare si trascura un po’ il gusto. Non ho poi ancora trovato un posto dove fare una colazione decente magari con croissant di qualità, cappuccio di soia e frutta fresca, ma confido di trovarlo entro ottobre: del resto qua ogni giorno è una scoperta.

 Lei è una grandissima sostenitrice della lotta allo spreco, ottimizzare gli alimenti al massimo, ma si può “riciclare veramente tutto” e al 100%?

Si, soprattutto con i prodotti italiani di cui si possono usare tutte le bucce, gambi, foglie e baccelli. La lotta allo spreco però comincia prima ovvero con quello che decidiamo di mettere nel piatto. Ad esempio un’alimentazione con un eccesso di proteine è spreco di risorse naturali visto che un eccesso ha effetti negativi sulla nostra salute e le proteine, in particolare animali contenute in carni, uova e formaggi sono tra i prodotti a più alto impatto ambientale. Per non sprecare risorse naturali mangiamo di tutto ma nella giusta quantità. Ad esempio per le proteine il giusto quantitativo è 1g per ogni kg di peso corporeo.

Oggi il mondo della cucina è popolato da food blogger che usano alimenti di altissima qualità, eccellenze e prodotti costosissimi, come si combatte in chiave eco questa concorrenza?

Dalla mia parte ho il fatto che le scelte più eco in fatto di cibo e cucina sono anche le più economiche e salutari perché questi 3 aspetti vanno sempre a braccetto, per questo non mi preoccupano le proposte di prodotti di nicchia che più che dai foodblogger spesso partono anche dal mondo dell’alta cucina. Se volete conquistarmi non preparatemi un foie gras o del caviale perché il sorriso più entusiasta lo avrete con un “semplice” piatto di fagioli.  Ho messo “semplice” tra virgolette perché i legumi sono tra gli ingredienti più sottovalutati in cucina e si possono fare anche piatti straordinari, affatto banali.

Un’ultima riflessione sulla sua idea di sostenibilità?

Ottimizzare al massimo (e quindi non sprecare) l’utilizzo delle risorse naturali a partire proprio dalle scelte alimentari che sono quelle ad avere il maggiore impatto sull’ambiente. Rendersi più sostenibili significa per me cercare il miglior compromesso possibile tra l’impatto zero e il quasi zero….in quel “quasi” ci siamo noi, che facciamo del nostro meglio per preservare le risorse del pianeta anche per le generazioni future.

Grazie mille, e buon antispreco a tutti!