Davvero strano questo inverno.
Non ha fatto troppo freddo e ha piovuto pochissimo.
Il mese di febbraio a Napoli è stato molto caldo: in alcuni giorni sembrava che la primavera volesse anticiparsi.
E ora invece il mese di marzo sta portando freddo e pioggia.
Abbiamo goduto di splendide giornate in pieno inverno e ci siamo concessi fantastiche passeggiate in riva al mare sotto un anomalo sole di dicembre.
Non possiamo non pensare che la prossima estate i campi non avranno acqua a sufficienza perché i pozzi sono semivuoti.
Non sono io a poter parlare di cambiamenti climatici, ma gli effetti di queste anomalie del clima sono sotto gli occhi di tutti.
In particolare di chi tiene alla salute della nostra terra, come gli amici di Econote.
Nel nostro piccolo possiamo fare del nostro meglio con singole azioni quotidiane, evitando gli sprechi, riducendo i consumi e soprattutto dando l’esempio.
Nel frattempo tocchiamo con mano gli effetti di questi “capricci” del clima anche nel nostro giardino.
Per la prima volta quest’anno la begonia e le lantane non sono state “bruciate” dal freddo.
Le piante grasse, che solitamente patiscono il freddo, quest’anno sono quasi tutte in piena forma.
La nostra rosa per la prima volta non ha perso le foglie.
Le gemme dell’ortensia sono già spuntate a febbraio.
Sugli alberi di arance ci sono già le foglie nuove (contemporaneamente ai frutti maturi!).
Le clivie protette dalla grondaia sono già fiorite!
Ma lo spettacolo più bello è quello offerto dall’albicocco in fiore: l’albero non è ancora pieno, la sua è solo una promessa, ma a noi basta perché sappiamo bene che tra poche settimane sarà completamente ricoperto di fiori bianchi.
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