Calendula: il fiore del benessere, pianta amica dell’orto e delle api

Ci sono piante a cui non si riesce a trovare un difetto neanche volendo, una di queste è la calendula. Pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Asteraceae. La calendula  è una pianta annuale che cresce spontanea in tutta l’area mediterranea.
Meravigliosamente bella col suo caldo color arancio che trasmette energia solo ad ammirarla, fa bene all’orto e alla salute; ne esistono di diversi colori dal giallo, all’arancio al bianco.

La calendula ha la particolarità di volgere i suoi fiori verso il sole e di schiudersi con la luce del giorno, infatti quando è nuvoloso o sta per piovere i fiori non si schiudono completamente per lo meno quelli ancora immaturi quelli ormai già con i semi in maturazione rimangono aperti.
La calendula è una pianta rustica che si adatta a molti tipi di terreni, l’importante è che non siano troppo compatti ed evitare i ristagni idrici, anzi resiste anche a periodi di siccità, ma naturalmente se ben irrigata ci regalerà fiori più grandi e belli.
Rientra assolutamente tra le piante da non farsi mancare ne nell’orto ne sul balcone. Basta una piantina per avere l’anno dopo tanti semi da poter mettere a dimora e regalare. Infatti da ogni fiore se non raccolto si formeranno tanti semi che hanno una particolare e simpatica forma a mezzaluna.
Se si comprano i semi basta seminarli a circa 2cm di profondità, se invece dobbiamo mettere a dimora una piantina basta posizionarla in vaso alto circa 30 cm e posizionarlo in un luogo soleggiato. Si consiglia di cimare la piantina quando è piccola così ci regalerà tanti getti laterali e più fiori e la sua altezza rimarrà un po’ più contenuta, di solito arriva al massimo ai 60-70 cm. La fioritura si prolunga a lungo fino a quando le temperature non si abbassano ed anche se i fiori man mano saranno meno grandi. Se lasciamo sulla pianta i fiori sfioriti come detto regaleranno a breve tanti semi che è possibile raccogliere quando iniziamo a vedere che diventano marroncini e che quindi sono ormai maturi. Consiglio di raccoglierli la mattina quando sono ancora un po’ umidi altrimenti si rischia di fare cadere i semi.
La calendula è da annoverare sicuramente tra le piante amiche dell’orto. Sono tanti i benefici che la calendula regala all’orto: attira gli insetti impollinatori, permette la prevenzione dei nematodi (sono parassiti che pungono e succhiano i tessuti della pianta), avvisa quando ci sono temporali in vista, in quanto le loro corolle non si schiudono.
Se seminata al limite dell’orto avrà anche una buona influenza sulle altre piante, avendo una certa propensione ad allontanare gli insetti nocivi.

Curiosità e origine del nome
Due sono le ipotesi sull’etimologia del nome calendula, alcuni credono che il termine derivi dalla parola latina calendae che significa primo giorno del mese, questo significato potrebbe derivare da un’antica allusione allo scorrere del tempo, i semi della calendula, infatti, somigliano ai piccoli quarti di luna che compaiono una volta al mese. Secondo un’altra teoria il termine calendula deriva, invece, dalla parola greca kàlanthos che significa coppa o cesta, in questo caso il nome sarebbe riferito alla forma del fiore.
Della calendula si trova traccia fin dagli antichi testi greci; per chi volesse approfondirne storia e leggende

 

Raccolta di fiori di calendula da essiccare per fare olio di calendula
Raccolta di fiori di calendula da essiccare per fare olio di calendula

La calendula è anche amica del nostro benessere, infatti sicuramente avrete usato qualche crema a base di calendula utile in particolare per lenire pelli arrossate e screpolate. Ma il suo uso non è solo esterno viene usata per fare tisane ed è anche possibile mangiarla in insalata sia le foglie che i fiori (in quanto contiene vitamina C, antiossidanti, carotenoidi). Una curiosità che però ancora non ho mai provato è mettere i boccioli sottaceto pare ricordino i capperi.

 

 

 

 

Consigli
Io personalmente raccolgo i fiori li secco e poi faccio oleolito ed avendo molti fiori a disposizione lo faccio molto concentrato. Semplicemente in un vasetto di vetro ripongo i fiori secchi, poi li ricopro con olio (si può usare un olio più prezioso come quello di mandorle dolci e jojoba o anche quello decisamente più economico di girasole). Il vaso va messo al sole e tenuto come minimo 40 giorni, poi si effettua la sgocciolatura dei fiori usando un retino a maglie strette. Poi i fiori siccome possiedono ancora al loro interno tanto olio li inserisco in un sacchetto di stoffa sottile o velo e uso il tutto come “spugna/massaggio” durante il bagno.
L’olio in generale essendo difficilmente assorbibile va steso inumidendo la pelle con acqua, poi massaggiare e fare assorbire. Si può procedere alla doccia ed avremo una pelle liscia e luminosa.

Con la calendula vengono fatti davvero moltissimi rimedi ad es. l’infuso serve per attenuare il dolore durante il ciclo mestruale, e può anche essere usato per trattare gastrite in quanto ha proprietà antinfiammatorie. La calendula come la camomilla è una delle molte piante utilizzate dalla tradizione popolare per curare le congiuntiviti e irritazioni agli occhi. Ha proprietà disinfettanti e cicatrizzanti.
I petali hanno anche capacità tintorie infatti può essere usato a posto dello zafferano o ogni qualvolta abbiamo voglia di colorare i nostri piatti.

p.s. ci tengo a sottolineare che tutte le piante anche quelle più benefiche hanno su ognuno di noi effetti diversi per cui si consiglia di provare i rimedi in piccole parti del corpo.