Argomento: mestruazioni, svolgimento: come gestire questi giorni. Il dibattito oggi è decisamente spostato su due fronti: chi usa e suggerisce a tutte di passare alla coppetta mestruale (spoiler: io adesso mi chiedo come ho fatto a vivere senza fino ad ora senza!) e chi al solo pensiero storce il naso e benedice chi ha inventato gli assorbenti usa e getta.
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La scelta ecologica per chi vuole e può è la coppetta. La coppetta non inquina, non essendo un usa e getta come gli assorbenti ( interni o esterni, uguale. Qui si parla invece di assorbenti lavabili). È fatta di silicone medicale (quello che si usa per le protesi mammarie per intenderci) e la sua durata è di media 3 anni. Inoltre, fattore da non escludere, abbatte i costi di parecchio rispetto agli assorbenti usa e getta, e io aggiungo volentieri la comodità che noi tutte cerchiamo. Abbiamo fatto un test con la coppetta Sileu.
Abbiamo provato la coppetta Sileu
La coppetta che abbiamo scelto è prodotta dalla Sileu marchio spagnolo ma che esporta in tutta Europa, con un proprio sito dove poterla acquistare e una vendita anche su Amazon al costo medio di 15 euro.
La coppetta è fatta di un silicone chirurgico di altissima qualità. L’azienda offre la possibilità di scegliere tra 7 modelli di cup e valutare quello più adatto alle proprie esigenze. Questo infatti è ancora per la maggior parte delle donne il maggior ostacolo per la scelta del modello e che spinge moltissime poi ad abbandonarla. Per la scelta, come consigliano sul sito stesso bisognerebbe sempre partire dalla flessibilità e morbidezza, ma anche da una conoscenza approfondita del proprio corpo. Le misure: per le ragazze che hanno meno di 25 anni o che non hanno mai partorito, la misura raccomandata è la S. Per le donne che, al contrario, hanno più di 25 anni e/o hanno avuto uno o più parti naturali, la misura raccomandata è la L.
La Sileu propone dai modelli sport ( che sono quelli meno flessibili e adatti a donne con un pavimento pelvico molto forte ed allenato) fino al modello super delicato e morbido. Vi riportiamo la tabella comparativa di tutti i modelli per capire quello che fa al caso vostro.
In redazione è arrivato il modello rose taglia s, linea standard non avendo io ancora partorito e non essendo una sportiva, abbiamo pensato che fosse la scelta più idonea. In realtà abbiamo avuto ragione al primo colpo (ammetto che magari è stata anche fortuna). Quello che vi arriva è una graziosa scatolina con un astuccio rosa con una rosa decorata sopra al cui interno sigillata la cup oltre al sacchetto per riporla, il libretto di istruzioni e il contenitore per sterilizzare la coppetta nel microonde.
La prima cosa che ho fatto è stato leggermi attentamente tutte le istruzioni un paio di giorni prima del ciclo per arrivare pronta all’uso che per fortuna sono chiare e semplici. Il libretto spiega anche nel dettaglio come inserirla/estrarla, ma molto in questo caso fa l’istinto. Importante, se non fondamentale, seguire attentamente le norme igieniche e i tempi e modi di sterilizzazione.
Nel kit è presente anche un bollitore da microonde, ma io ho preferito bollirla nel classico bollitore in acqua. Quando l’acqua ha cominciato a bollire ho aspettato 3 minuti con la coppetta completamente immersa, poi ho spento il fuoco e aspettato che raffreddasse. Il giorno dell’arrivo del ciclo mi sono seduta con calma sul bidet, cosa che mi permetteva di avere il controllo assoluto sul corpo e per lavarmi le mani e seguendo i movimenti di piegatura l’ho inserita facendo una certa forza per farla entrare bene, si è trattato di un gesto semplice di pochi secondi che certo all’inizio può fare strano se non si è abituate (soprattutto se non si usano nemmeno i Tampax, ma avendo io abbastanza pratica con quelli, mi sentivo a mio agio).
Vi mostro come va piegata
Una volta inserita il gioco è fatto, basta controllare di averla messa correttamente, valutare se lo stelo è della lunghezza adatta al nostro collo dell’utero (nel mio caso andava bene così) e nel caso accorciarlo. L’ho inserita il primo giorni di mestruazioni con un flusso medio, e come prima volta ho preferito mettere un piccolo proteggi slip (cosa che consigliano di fare anche nelle istruzioni) perché trovare la giusta chiave di inserimento può essere complicato ma appena si riesce non occorre mettere null’altro e potete tornare ad inserire l’intimo carino senza gli orribili mutandoni da ciclo.
Il primo giorno di ciclo per me è preparatorio al flusso vero a proprio e l’ho tenuta su 8 h (sulla scatola consigliano mai più di 12h) e ad un certo punto ho avuto proprio la sensazione che la cup fosse colma, lo sentivo. Infatti mi sono riseduta con calma sul bidet, l’ho estratta con una delicata spinta pelvica (ovviamente dopo aver lavato accuratamente le mani), svuotata, sciacquata sotto acqua corrente e reinserita per altre 8h.
Il secondo giorno l’ho usata per più o meno lo stesso tempo e ho avuto qualche leggera macchiolina (ma è il giorno di flusso più abbondante) 7 ore erano sufficienti. Nei giorni successivi la media di inserimento è sempre stata di 8 h circa. Proprio nell’utilizzo del secondo giorno di ciclo ho avuto la prima vera prova del nove con la mia cup, ad un certo punto presa da mille impegni mi ero totalmente dimenticata di avere il ciclo non sentendo praticamente nulla a contatto con la pelle, ne quella spiacevolissima sensazione di gocciolamento che capita quando stiamo tante ore in piedi con gli assorbenti esterni. Ho iniziato a benedirla!
Quello che mi ha totalmente convinta di questa cup è stata soprattutto la facilità di utilizzo, la morbidezza. Spesso i Tampax gli ultimi giorni nell’estrazione/inserimento mi davano irritazione, con questa non ho avuto alcun problema, è morbida al tatto, delicata. Inoltre l’assorbente interno va posizionato molto più su per non sentirlo, mentre invece al cup va abbastanza in basso appena sotto al cervice, in pratica in un punto in cui non la si sente per niente. E poi è talmente piccola che sta nel palmo della mia mano (che è piuttosto piccina come mano).
L’unica cosa che non ho fatto è stata dormirci, un pochino perché non ne sentivo la necessità, un pochino per il timore essendo le prime volte che la usavo.
Domande tra donne e considerazioni finali
Quando ne ho parlato con le amiche le domande che mi hanno fatto sono state varie (che poi sono quelle che appartengono a moltissime donne). Provo a riportarvene qualcuna.
Ma come hai fatto per la pipì l’hai tolta o l’hai fatta con quella? In realtà io faccio la pipì anche con il Tampax però mi provoca un leggero fastidio, con la cup non ho avuto problemi, ho fatto la pipì con la coppetta su facendo magari un pochino di attenzione a non spingere troppo.
Non ti faceva disgusto vedere tutto quel sangue? personalmente no, sarà che è sangue mio, sarà mi piace scoprire l’anatomia e la le parti la fisiologia degli elementi ma no, non ho avuto particolari remore.
Hai trovato difficoltà ad inserirla/ toglierla? Sicuramente non sono riuscita a farlo al primo colpo, ho dovuto forzare e spingere un pochino, ma è una cosa a cui ti abitui abbastanza in fretta.
Considerazioni finali? La adoro! Se non fosse stato per i tipici dolori e sintomi fisici mi sarei dimenticata di avere il ciclo. È comoda da usare, confortevole, adattabilissima a qualsiasi corpo, purché si abbia una certa confidenza con esso, dalle parte intime al sangue mestruale. L’unico dubbio che per ora mi rimane è per l’utilizzo al mare, dovendola svuotare nei bagni dei lidi non sempre igienicamente perfetti e spesso senza lavandino, ma credo che le 8h in media di durata non dovrebbero esserci problemi e sicuramente è più comoda dei Tampax. Per me, la prima esperienza è stata assolutamente eccellente e sicuramente la consiglio a tutte le donne che vogliono sentirsi più libere durante il ciclo.
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