Preoccupante è l’ultimo rapporto di Greenpeace (Panni Sporchi 2) il quale rivela l’utilizzo di composti chimici dannosi per la salute dell’uomo nella produzione di abiti sportivi.
E che non si pensi ad abiti non di marca! Nike, H&M, Adidas, Converse, Kappa, Lacoste e tanti altri brand di spicco sono finiti nel mirino dell’inchiesta.
Greenpeace ha comprato 78 prodotti di varie marche in tutto il mondo. Ben 52 capi sono risultati positivi al test per la presenza di NPE (Nonilfenoli etossilati). Questi composti di origine sintetica vengono usati come detergenti. Il loro utilizzo è regolato dalla legge. Nei capi testati sono stati ritrovate concentrazioni molto superiori al limite misurabile dagli strumenti di laboratorio. Ad esempio l’immagine stampata su di una maglietta conteneva ben 27000 mg/Kg.
In sintesi, i Nonilfenoli Etossilati sono sostanze utilizzate come saponi. La loro pericolosità sta nel fatto che somigliano nella struttura ad ormoni specifici (in particolare gli estrogeni) e quindi possono fungere da interferenti ormonali. Ciò significa che possono alterare l’equilibrio ormonale di un soggetto, con conseguenti danni alla sua salute.
C’è da precisare che il consumatore diretto (chi indossa l’abito) non corre alcun rischio preciso. Ma i livelli alti registrati sono sintomo di un largo uso che presuppone un pericoloso rilascio di tali sostanze nell’ambiente, esponendo quindi tutti noi.
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