Difendiamo l’Italia del cuore

I luoghi parlano dell’identità. Il patrimonio paesaggistico e ambientale italiano rappresenta la storia del nostro paese, racconta la memoria della gente che vi abita. A volte lo dimentichiamo, altre invece, lo distruggiamo deliberatamente. Dal 1996 al 2006 si è registrato un incremento di nuove costruzioni superiore di 10 volte a quello della popolazione, scempi ambientali che potrebbero coprire un’area grande quanto l’Umbria. Lassismo nella gestione del territorio, carenza di controlli e mancanza della certezza della pena.

Il FAI (il Fondo per l’Ambiente Italiano) lancia una nuova campagna a difesa della bellezza italiana, è possibile sostenere con un sms o una telefonata da rete fissa la salvaguadia di quattro angoli di bellezza italiana. Ilaria Borletti Buitoni (presidente del FAI) promuove euforica la campagna: «Una chiamata alle armi per difendere l’Italia del nostro cuore». Basta parole insomma.

Sono stati scelti punti «particolarmente rappresentativi ed evocativi della nostra cultura e del nostro paesaggio: dalle coste intatte della Sardegna ai centri storici caratteristici del Centro, dal paesaggio agrario alla grande tradizione letteraria». Ma ecco i “luoghi del cuore”: Punta Don Diego a Palau, inserita una struttura militare il cui primo nucleo risale al 1767; la Torre Campatelli a San Giminiano, una delle 13 rimaste in questa località toscana; la Baia di Ieranto a Massa Lubrense sulla costiera Amalfitana, ricordata da Plinio come «un tempo sede delle sirene» e Villa Fogazzaro a Oria (Como) dove lo scrittore ha ambientato «Piccolo mondo antico.

E’ possibile partecipare all’iniziativa fino al 31 ottobre. Ricordiamo che lo scorso anno il FAI si è impegnato per il recupero del Bosco di San Francesco ad Assisi. Anche se la sfida più importante è stata quella della Fontana delle 99 Cannelle, simbolo dell’Aquila, 700 mila euro donati da privati, aziende e progettisti. A novembre la Fontana sarà il primo monumento da essere restituito ai cittadini.

Gennaro Esposito

Gennaro Esposito, Laureato in Sociologia e specializzato in Antropologia Culturale ed Etnologia. Segue ricerche in ambito urbano e collabora con diverse riviste on-line.

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