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Cosa dicono gli occhi di una bimba durante la guerra? Video shock di Save the Children

Gli occhi di un bambino sono gli occhi del futuro. Guardano nuove cose ogni giorno, sono pieni di speranza e luminosi come il sole appena sorto. Cosa succede, invece, se arriva il buio?

Save The Children UK ce lo dimostra spietatamente con una campagna di sensibilizzazione su quello che stanno vivendo i bambini della Siria. Nel video viene raccontata per un secondo al giorno la vita di una bimba inglese. I suoi occhi dalla luce passano alla tristezza di una vita fatta di guerra e di paura. Lo scenario ipotetico è quello di una guerra scoppiata nel Regno Unito.

Il claim della campagna è: “Solo perchè qui non accade, non vuol dire che non stia succedendo ora”.

E’ quasi impossibile arrivare alla fine del video senza commuoversi. Mentre per prendere coscienza di ciò che non vediamo direttamente sotto i nostri occhi, questi sono i numeri diffusi sul sito Save The Children per l’emergenza Siria.

All’interno della Siria quasi 9,3 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria, con oltre 6,5 milioni di sfollati interni. Secondo gli ultimi dati delle Nazioni Unite, infatti, il 2013 ha visto un’esplosione del numero di famiglie disperate in fuga dalla Siria.

Il numero dei bambini rifugiati nei paesi vicini, ha ormai raggiunto e superato il milione, arrivando a febbraio 2014 a 1.264.842.

Secondo le stime delle Nazioni Unite, più di 7.000 bambini sono stati uccisi finora nel conflitto, anche se il numero di vittime minori potrebbe essere molto più elevato visto che gran parte dei decessi in Siria vengono registrati senza informazioni relative all’età.

Mila Orlando

Dopo aver vissuto a Londra, Roma e Milano, ora è stabile a Napoli. Il marketing e la comunicazione sono il suo pane quotidiano, ma la sua vera passione è la scrittura. Quando può scrive racconti, in passato ha collaborato con diverse testate giornalistiche e ha diretto un quotidiano locale. Il suo motto è: “la Terra non è nostra e dobbiamo trattarla bene per quelli che verranno” .

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Mila Orlando

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