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Stagionalità per pesce e carne

Sappiamo tutti cosa vuol dire sostenibilità e se non lo sapete ve l’abbiamo detto qui, proponendovi un calendario sulla stagionalità dei prodotti.
Di recente le Iene, il noto programma tv, hanno dedicato un servizio a quest’argomento e anche noi per Tiscali ne abbiamo raccontato una parte, ora cerchiamo di fare un riepilogo veloce e aggiungiamo qualcosa che potreste non sapere, ovvero che esiste anche una stagionalità per gli animali, pesce e carne.

Ma andiamo in ordine, mangiare alimenti fuori stagione fa male
all’ambiente.  Sfruttiamo la Terra più di quello che si  dovrebbe, produciamo ogni tipo di alimento incuranti che il terreno per essere fertile ha bisogno di riposo.
alla nostra salute.  Gli alimenti fuori stagione per crescere hanno bisogno di vivere sotto le serre ad un’atmosfera controllata e curati con medicinali chimici che l’alimento assorbe, e che poi assorbirà anche il vostro corpo.
alle nostre tasche.  Le cure che verranno dedicate all’alimento e i costi di trasporto ricadranno ovviamente sui costi, il pomodoro vi costerà 3 volte di più.
al sapore.  Quante volte vi capita di mettere più condimento per “insaporire” una verdura poco gustosa? Ma tutti gli alimenti hanno un sapore, consumarli nel loro periodo migliore vi permetterà di usarne di meno ma con un maggior contenuto di gusto. Le zucchine, i pomodori, ma anche fragole e ciliegie, il cavolo sanno emanare aromi unici se coltivati nel modo giusto.

Sono sicura che tutti comunque ci pensate su prima di acquistare questi prodotti e un pochino di dubbio vi viene, ma vi è mai venuto davanti al banco del pescivendolo o a quello del macellaio?
Il mare  con tutti i suoi esseri viventi, gli squisiti pesci del Mediterraneo, ma anche la terra con gli animali hanno bisogno di riposo, di tempo, i tempi della natura.
Sì, avete capito bene: il mare, perché  se diamo per scontato che ci sia una stagionalità per frutta e verdura, pochi sanno che esiste anche una stagionalità per carne e pesce.
Questo non vuol dire che determinati animali non siano presenti in natura in quel periodo. Il concetto di stagionalità degli animali ha a che fare con il loro ciclo di vita. Diventa sostenibile una pesca che ne tenga conto, evitando magari di pescare pesci in fase riproduttiva. Questo significa che state aiutando l’ambiente marino a riprodursi e a stare meglio, poiché non andate ad incidere sul ciclo di vita e sull’ecosistema.
Per essere veramente sostenibili, poi, sarebbe opportuno preferire dei pesci a ciclo vitale breve e di piccola taglia (che tra l’altro sono meno inquinati da possibili metalli, come il mercurio).
I pesci che possiamo consigliarvi per Marzo/Aprile sono:

Nasello, acciuga, sogliola, triglia, alice, , cernia, dentice, gamberetto rosa, granchio, mazzancolla, panocchia, pesce di San Pietro, rana pescatrice, razza, ricciola, rombo, sarago, scampo, scorfano, seppia, sgombro, tonno rosso, vongola verace, cefalo, dentice, pesce spada, sardina, sogliola, sgombro, tonno, aragosta, gamberetto rosa, ricciola, sarago, scampo, scorfano, seppia, spigola, totano.

 

Ovviamente questo concetto è applicabile anche per le carni, non è un caso che il maiale venga “sacrificato” in Inverno, affinché i salumi e i prodotti della sua macellazione – tutti grassi e, quindi, calorici – vengano consumati nella stagione più fredda.
Vivendo spesso in campagna ho avuto il piacere di ascoltare contadini che mi raccontavano quanto fosse sbagliato mangiare la gallina  in estate perché le alte temperature non le permettono di accovacciarsi per covare le uova, che sono poche. Mentre invece in inverno aiutate dal freddo passano gran parte delle loro giornate alla cova. Non fa eccezione l’agnello, alimento tipico della cucina pasquale italiana non dovrebbe essere consumato da Gennaio in poi per mettere agli animali di crescere sani e forti, gustosi principi delle tavole imbandite.

I prodotti di stagione a maggior ragione quelli locali, minimizzano i costi superflui di importazione, trasporto e conservazione, a vantaggio di gusto e salvadanaio. Vale la pena quindi informarsi sui prodotti  disponibili dato che generalmente c’è scarsa conoscenza dei prodotti in commercio e delle alternative.

 

Gli aspetti positivi per seguire un’alimentazione che segua la stagionalità e la natura sono infiniti ma io ve ne aggiungo un altro-  se non fossi riuscita a convincervi – il divertimento per il palato! Divertimento sì, perché sapete che noia mangiare sempre sempre le stesse cose? Immaginate invece la gioia di vedere e aspettare le ciliegie a maggio? Una festa per gli occhi e le papille gustative.

Buon appetito e buona primavera!

 

 

 

Marianna Sorgente

Nasce a Napoli, e fin da bambina scopre il magico mondo dei sapori, del gusto, unito a quello per le parole, i racconti. Una laurea in Sociologia e una specializzazione in Social Media Marketing alla scoperta dei nuovi spazi che questo offre per raccontare le sue passioni. Appassionata viaggiatrice, ama girare per i mercati di tutta Europa alla scoperta di sapori e alimenti nuovi. L’amore per il cibo perché “sa raccontare le storie meglio di chiunque altro”.

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Marianna Sorgente

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