Dacci un tappo: da problema a ricchezza

Ringrazio il mio amico Carlo di quella chiacchierata mentre cuocevano gli spaghetti qualche settimana fa. In quella occasione mi ha raccontato di Populorum Progressio: Siamo ragazzi a cui hanno insegnato che un sogno fatto in solitudine è utopia, fatto in gruppo può diventare realtà.
Operiamo ad oggi nel nolano per costruire quel gruppo, quella comunione di forza e di pensiero, necessaria per rendere realtà i nostri sogni.

Fra le molte attività lodevoli (che vi invito a conoscere: Vino, pasta e olio dalle terre confiscate alla mafia, Bomboniere Equo solidali, Mariglianella Volley) ne ho trovata una: Dacci un tappo.
Questo è lo spot. L’iniziativa che ha come obiettivo il sostegno ai progetti di approvvigionamento idrico che la nostra associazione porta avanti nella Regione di Meru Herbs. Cosa occorre? La memoria: ricordarsi ogni volta che gettiamo un contenitore di togliere il tappo (se è in plastica PE) e conservarlo. Un gesto così semplice rappresenta qualcosa di importantissimo per molti villaggi del Kenya completamente sprovvisti di acqua potabile.
Moltissime persone hanno compreso il significato che sta dietro alla raccolta dei tappi e hanno contribuito alla sua diffusione in molte regioni italiane. I promotori sono rappresentati da diverse realtà: privati cittadini, amministrazioni comunali e provinciali, aziende di raccolta dei rifiuti, associazioni, scuole, esercizi commerciali, ecc. E’ un’azione che ha un valore ecologico e di salvaguardia ambientale e stimola, in particolare i più piccoli, a porre sempre maggiore attenzione all’importanza del riciclaggio. E’ inoltre un gesto che ha un grande valore di solidarietà e permette di aiutare persone che hanno un estremo bisogno di quel bene primario che è l’acqua.

Più semplice di così…

M.Sans.