Guerrilla Gardening: trasformare il cemento in fiori

Guerrilla Gardening, riqualificare uno spazio urbano in una notte, grazie a bombe di semi, bulbi, vanghe e terra.

Avete capito bene. Sentiamo di solito parlare di atti di vandalismo, ne siamo testimoni tutti i giorni, sono azioni contro il bene pubblico che vanno dal buttare una cartaccia a terra al deturpare un monumento. Il Guerrilla Gardening invece è un movimento ecologista, che svolge  “attacchi verdi”, blitz notturni degli attivisti, che nello spazio di una notte riqualificare uno spazio urbano pubblico. E, non ci crederete, ma gli attivisti del Guerrilla Gardening richiano di essere multati perchè ciò che fanno è illegale.

Questa forma di giardinaggio politico e di azione non violenta, si ispira all’uso sostenibile delle risorse naturali, con una strategia fatta di fiori e piante nel grigio delle nostre città assediate dall’inquinamento. Funziona così: lasciate un’aiuola spartitraffico la sera piena di cartacce ed erbacce e la mattina è un piccolo capolavoro di giardinaggio.

L’attività principale del gruppo che raccoglie sempre più Guerrilla-Gardener è quella di rimodellare ed abbellire, con piante e fiori, le aiuole e le zone dimesse o dimenticate della città. La stessa popolazione in molti casi dona piante e materiali utili per gli attacchi verdi. Una tipologia di “attacco verde” è la Bomba di semi. Ma come si fa? avvolgi in carta di giornale terriccio, fertilizzante, e semi di fiori imbevuti di acqua. Lancia la tua flower-bomb in un’area da riqualificare. Dopo qualche settimana potrai apprezzare splendide fioriture in luoghi dimenticati.

Per un attacco più incisivo e mirato occorre la pianificazione. La spedizione, consigliano i Guerrilla Gardener, deve essere preparata nei dettagli con perlustrazioni diurne. Poi bisogna recarsi sul posto con tutto l’occorrente: acqua compresa.  Occorre documentare, fare foto prima e dopo l’attacco. E dopo non dimenticatevi di annaffiare per 2-3 giorni le piante, coprendo la terra intorno con foglie, paglia, ghiaia o altro per ridurre l’evaporazione dell’acqua e mantenere terra umida.
Il movimento è già noto nel mondo da anni, la prima volta che è stato utilizzato il termine “Guerrilla Gardening” era il 1973, in Italia è nato 2-3 anni fa da un gruppo di giovani milanesi che ancora oggi segue e consiglia chi vuole aderire e cimentarsi in “attacchi verdi“. Come spesso accade in queste piccole realtà controcorrente è la Rete a dare una mano e a coagulare le forse positive, ogni giorno nuovi “guerriglieri” si aggiungono facendo nascere nuovi gruppi in diverse città prendendo informazioni dal sito guerrillagardening.it

Bello no?

Marianna Sansone

Giornalista, si occupa di contenuti e crede nell'importanza delle singole parole, delle "e" ed "a" finali, delle virgole e degli spazi. Mamma di Benedetta e Anna, ha fondato Econote nel 2008. La sua mail è marianna@econote.it

Share
Published by
Marianna Sansone

Recent Posts

Mille nuove piante a Parco Piemonte. Prosegue l’impegno di Fastweb per il verde cittadino.

Anche per il 2024 Fastweb rinnova il suo impegno per contribuire alla rigenerazione ambientale del…

3 giorni ago

Udicon, giovani chiedono maggiore attenzione su sostenibilità 

“Our Common Culture”: progetto nelle periferie di Roma e Reggio Calabria per maggiore consapevolezza sul…

3 giorni ago

Come togliere la ruggine in modo naturale

Esistono diversi metodi naturali per togliere la ruggine in modo efficace: Aceto bianco: Immergere l'oggetto…

1 settimana ago

Quali sono i cibi più disgustosi del mondo?

È difficile definire con certezza quali siano i cibi più disgustosi del mondo, perché il…

1 settimana ago

L’impatto ambientale della cura personale: scegliere pratiche sostenibili

La crescente sensibilizzazione riguardo ai temi ambientali ha spinto un numero crescente di aziende e…

1 settimana ago

In bici a primavera: i migliori itinerari in Italia

Il mezzogiorno d’Italia è sempre più ciclistico. Dopo anni in cui le biciclette sembravano non…

1 settimana ago