È possibile, auspicabile, necessario, utilizzare fonti naturali per produrre energia. Pensiamo al sole, all’acqua, al vento, alle biomasse. Queste fonti di energia hanno diversi punti forti: sono inesauribili, sono pulite e sono gratis.
Dobbiamo necessariamente trovare delle alternative allo spreco e all’inquinamento. Tutto questo va di pari passo con la riduzione dei consumi e la decrescita. Ce lo diciamo da tempo e chi ci segue sa che con le nostre “eco-note” cerchiamo di veicolare proprio questo messaggio.
Ermanno Franceschini insieme al suo team ha sviluppato un sistema per la Green Energy. E quel che si dice in questi casi è “innovativo” e “tecnologico”. Vediamo di approfondire e di fare qualche esempio.
Il sistema permette ad una cella energetica solida di alimentare tutti quegli strumenti che utilizziamo quotidianamente. In più si autoalimenta, grazie alle particelle cariche elettricamente che si trovano nell’atmosfera che ci circonda (avete mai provato da piccoli a sfregare una biro su un maglione per poi scoprire che l’energia così scatenata era capace di sollevare dei pezzetti di carta? Quello è un esempio).
Il processo bivalente della cella energetica è quello di catturare le particelle libere nell’aria, quindi caricarsi come un condensatore e viceversa fornire corrente elettrica come una batteria.
La corrente generata dalla singola cella è minima, ma chiaramente collegando in serie e parallelo diverse celle otterremo tensione e corrente desiderate.
Questo è il primo passo per lo sviluppo di una nuova tecnologia energetica.
Se volete approfondire (il mio è un esempio da scuola elementare tutto sommato) vi suggerisco il sito e il blog.
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