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Crea il tuo giardino verticale

Abbiamo spesso parlato di giardini verticali e conosciuto il loro inventore Patrick Blanc  che ne ha progettato di sorprendenti.

La struttura base derivante dai progetti di P.Blank è composta da :

1. STRUTTURA METALLICA PORTANTE

2. TELO DI PVC

3. STRATO DI CARTONFELTRO

4. PIANTE

Le piante crescono attaccate ad una base in feltro in cui scorre acqua e fertilizzante, a rilascio controllato da un timer elettronico. Il feltro, garantisce inalterabilità e ottima capacità di assorbire e trattenere la miscela acqua-fertilizzanti (azoto, fosforo, potassio). Il feltro è fissato ad una lastra di PVC (che funge da supporto e da isolante per l’acqua) il quale a sua volta è fissato ad una lastra di metallo (che funge da struttura di sostegno). Quindi una struttura non eccessivamente pesante ed adattabile a pareti verticali, sia interne che esterne.

Oggi più che mai tali strutture sono già prefabbricate.

Sulla base di quanto detto vi proponiamo, però,  idee per costruire piccole pareti verticali fai da te, anche a casa vostra o magari sul vostro terrazzo in maniera semplice ed ecologica.

Per esempio con i pallet di legno si  possono realizzare piccoli giardini verticali da accostare alle pareti. Chiusi infatti con un tessuto possono contenere terriccio dove poi inserire semi o piantine da far crescere e annaffiare.

Altra idea  l’utilizzo di borse di juta che possono contenere terriccio e semi e poter essere appese ai muri, alle ringhiere dei balconi o dove preferite.

E perché non utilizzare i barattoli delle conserve finite, sia di latta che di vetro o bottiglie di plastica disponendoli in fila da appendere ai muri  e contenenti ogni tipo di piantine e fiori?

O anche l’utilizzo di grondaie disposte l’uno sull’altra può essere un modo carino di inventare un piccolo giardino.

Tanti modi semplici e sostenibili per coltivare, amare e godere del verde senza sprecare, ma riciclando! Voi avete altre idee da suggerirci?

 

#Gentilicomefiori, lo speciale di Econote.it contro la violenza sulle donne che sostiene la campagna Intervita “Le parole non bastano più”.

Tania Talamo

Ama l'arte e scova sempre nuovi autori che mettono al centro delle loro opere la natura. Vive a Napoli. Specializzata in Beni Architettonici e del Paesaggio, i suoi studi la portano ad interessarsi della tutela e del restauro dei Beni Culturali. Crede profondamente nell’intima connessione tra l’architettura e l’ambiente.

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Tania Talamo

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