Ultimatum e notizie discutibili

27 Maggio 2008, su Repubblica si parla di presidi tolti, di Stato forte, di linea dura, di resa.
Davanti a tutto ciò rimango perplessa, non perchè sia accanita sostenitrice della rivolta ma perchè quello che vedo stando a due passi dall’epicentro della protesta è rappresentato come in uno specchio deformante dalle pagine dei giornali e dai servizi in Tv.

I tecnici sono al lavoro nella cava di tufo di Chiaiano dove dovrebbe essere allestita la discarica, i risultati arriveranno fra venti giorni. Intanto il caldo è arrivato, e stavolta non vien da dire “finalmente”. In alcune zone i cumuli sono stati rimossi, sui cassonetti e sulle strade che li ospitano rimane il segno del degrado che non è possibile cancellare.

-Chiaiano: ieri era tutto un susseguirsi di drappi viola da un balcone all’altro. Come quelli che si mettono per uno scudetto nelle occasioni felici, ovviamente questa è di tutt’altra natura.
Il presidio a via Cupa del cane: sull’asfalto calce bianca e cassonetti ordinati ai due lati della strada. Poco più in là verso il Bivio di Mugnano, alle 16.00 di ieri sostavano all’ombra una ventina di poliziotti. La circolazione è tornata normale, trafficata come al solito sulla grande arteria stradale.
Ancora roghi, sì. Verso le 23 a San Rocco di Marano nei pressi del ristorante “Antichi Sapori” e accanto all’edicola grossa sul lato della strada è stato appiccato un incendio molto vasto che ha richiesto il blocco della strada da parte delle forze dell’ordine. La zona è fittamente abitata e le persone stavano al balcone a fare aerosol di diossina. Impensabile che nessuno abbia visto nulla prima che il rogo arrivasse a quelle dimensioni. Quella zona, di San Rocco, frazione di Marano di Napoli è in una condizione allarmante sul piano igienico. I cumuli hanno reso le strade ad una corsia, occluso vialetti. Una scena che non rende l’idea dell’olezzo. Sentire per credere.

M.Sans.