Allarme di Raffaelel Del Giudice: «La discarica di Ferrandelle è malgestita»

CASERTA – Doveva essere un sito di stoccaggio, si è trasformata in una discarica-sversatoio. La denuncia parte da Raffaele Del Giudice, dirigente di Legambiente in Campania e protagonista del documentario «Biutiful Cauntri». Stanotte, il movimento ambientalista ha fatto un sopralluogo al sito di Ferrandelle, riaperto nel febbraio dello scorso anno dall’allora super commissario all’emergenza rifiuti, De Gennaro.
LA DENUNCIA – «Una cosa mai vista, spaventosa e immensa per le dimensioni – dice Raffaele Del Giudice – Tonnellate e tonnellate di rifiuti tal quale tenute lì senza il minimo rispetto delle normative vigenti». Precisa di aver potuto osservare la situazione solo dall’esterno. Uno dei primi decreti varati dal governo Berlusconi sul tema trasformava infatti le discariche in «siti di interesse strategico nazionale», presidiati dunque dall’esercito e inaccessibili ai privati cittadini e alle associazioni. «La discarica di Ferrandelle è gestita nel peggiore dei modi possibili. All’interno ci si trova di tutto. E’ una montagna di monnezza che occupa una zona destinata all’agricoltura, dove si continua a coltivare. Non appena ci si avvicina alla discarica, si incontra una marea di topi, che compaiono quando posti di questo tipo vengono gestiti male» è l’accusa di Del Giudice. A pochi chilometri dal sito, che sorge nelle vicinanze dell’aeroporto di Grazzanise, è funzionante anche un impianto di compostaggio, a Santammaro: «Anche lì – fa notare l’attivista di Legamebiente – c’è qualcosa che non va. Dovrebbe essere un luogo in cui si produce compost e, invece, è diventato un deposito di ecoballe»
LA PROTESTA – Quando, lo scorso anno, De Gennaro decise di aprire la discarica di Ferrandelle, ci fu un vera e propria rivolta popolare. «Questa è una terra di lavoro. La state trasformando in terra di monnezza», fu l’allarme che lanciarono i cittadini. La situazione a Ferrandelle divenne particolarmente delicata nel maggio del 2008: per qualche mese fu l’unica discarica campana ad accogliere i rifiuti di tutta la provincia di Napoli e Caserta. Nelle piazzole dove venivano depositati i rifiuti, si notavano montagnole di oltre 14 metri.
di Giorgio Mottola