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Fiore o fungo? La Mushroom House a New York!

Abbiamo spesso parlato di architettura “organica” cioè di quell’architettura che cerca di promuovere un’armonia tra l’uomo e la natura, la creazione di un nuovo sistema in equilibrio tra ambiente costruito e ambiente naturale attraverso l’integrazione dei vari elementi artificiali propri dell’uomo (costruzioni, arredi, ecc.), e naturali rispetto all’intorno del sito.

Oggi vi faccio conoscere una di queste architetture, ma davvero bizzarra, conosciuta anche come la Casa dei funghi (Mushroom House), queste insolite case si mimetizzano molto bene nella foresta del lago Wildflower, Queen Anne’s Lace, a Perinton (New York) a circa 10 km a sud est di Rochester, è in realtà un complesso di diversi baccelli con passerelle di collegamento, arroccate in cima a steli sottili.

Nascono dalla fantasia dell’architetto James H. Johnson, che si ispira spesso alle favole nelle sue opere e in questo caso farà riferimento alla favola di Alice nel paese delle meraviglie!
Questa architettura costruita per  i Signori Robert e Marguerite Antell nel 1971 doveva soddisfare un loro desiderio: una casa che fosse “naturale”,  dotata di un sentimento onesto ed inoltre doveva essere informale, aperta e confortevole.
Si dice che l’architetto James H. Johnson consegnò alla famiglia Antell una bottiglia di vetro di Coca-Cola con tre steli di fiore selvatico chiamato Pizzo della Regina Anna, dicendole “questa è la vostra casa“.

Il risultato finale era una casa composta da cinque baccelli interconnessi, situata su una collina al limite della vegetazione arborea, che è stata progettata per fondere arte e natura.

 Costruire cinque baccelli seduti sul calcestruzzo e acciaio non fu certo impresa facile!

I baccelli hanno un diametro  di 30 m e pesano 80 tonnellate. I primi due baccelli sono adibiti alla zona notte, quello centrale contiene la cucina e salotto e il quarto baccello è un soggiorno con zona pranzo e camino. Il quinto “pod”  più piccolo funge da ponte. Tutti insieme coprono un’area utile di 4.168 mq. I vari ambienti sono collegati da una serie di gallerie che si sviluppano su una collina al limite del bosco. La casa è dotata di ogni comfort, comprese fontane, suite per gli ospiti, grande patio e garage per tre posti auto.
Ciò che rende questa architettura più simile a un’opera d’arte sono i contributi di numerosi artisti artigiani. Grande attenzione anche agli interni con porte in mogano una diversa per ogni stanza, decorazioni su soffitti e pareti e tutti i servizi per ogni necessità, dalla zona lavanderia a quella relax, tra cui l’utilizzo di 9.000 piastrelle di ceramica che coprono l’interno della casa, tutte fatte a mano…molte riprendono lo stile di Gaudì!

Oggi il suo costo è stato stimato pari a 1,1 milioni dollari…ma verranno devoluti all’associazione Habitat for Humanity 100.000$  dopo la sua vendita!

Per i più curiosi vi rimando a questo sito: http://mushroomhouse.us/ e magari decidete anche di comprarla!

Tania Talamo

Ama l'arte e scova sempre nuovi autori che mettono al centro delle loro opere la natura. Vive a Napoli. Specializzata in Beni Architettonici e del Paesaggio, i suoi studi la portano ad interessarsi della tutela e del restauro dei Beni Culturali. Crede profondamente nell’intima connessione tra l’architettura e l’ambiente.

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Tania Talamo

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