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Siamo abbastanza ricchi per accogliere un bambino?

Quando nasce un bimbo, parenti e amici inondano i genitori di regali. Body, tutine, giocattoli, copertine, prodotti per l’igiene, accessori di ogni tipo.

Vengono addirittura fatte delle liste nascita, simili a quelle per il matrimonio.

Il risultato è che spesso i vestitini diventano piccoli prima che il bimbo li possa indossare, i giocattoli sono doppi e bagnoschiuma e creme scadono prima di poterli aprire. Tutto questo comporta uno spreco di soldi e una produzione di rifiuti.

Ma il neonato ha davvero bisogno di tutti questi oggetti? Ci sono alternative più sostenibili per dare il benvenuto al nascituro?

Lo abbiamo chiesto a Giorgia Cozza, giornalista comasca che collabora con varie riviste specializzate occupandosi di gravidanza, allattamento, psicologia, salute della mamma e del bambino e autrice di molti libri tra cui Bebè a costo zero (Il leone verde, 2008 e Mondadori 2012).

Giorgia, quali sono secondo te i regali più inutili o comunque quelli evitabili?

Cominciamo con una non risposta… Non sono in grado di elencare i regali che possono rivelarsi più inutili, perché ho imparato che anche il gadget che a me può sembrare più assurdo e superfluo, per qualche genitore è stato utile. D’altronde non c’è un bimbo uguale all’altro e ogni famiglia è diversa. Niente elenchi “universali” dunque. Il che vale anche per gli accessori che il mercato propone come assolutamente necessari. Ecco, questo sì possiamo dirlo: non ci sono gadget e prodotti indispensabili. Unica eccezione il seggiolino auto, ma il fatto che serva non significa che debba per forza essere nuovo. Va benissimo anche quello del nostro nipotino o un modello acquistato usato…

Cosa serve veramente ad un bimbo appena nato e alla sua mamma?

Al bambino appena nato serve la sua mamma. Alla mamma servono tempo per conoscerlo, serenità, fiducia in se stessa. A entrambi serve un buon papà presente, che sappia incoraggiare e sostenere la compagna.

 Cosa consigli di regalare quando nasce un bimbo?

Consiglio di chiedere direttamente alla futura mamma! Le sorprese sono belle, ma se si vuole fare un dono che sia effettivamente utile alla neofamiglia, forse conviene informarsi prima. Ci sono genitori che hanno deciso di provare i pannolini lavabili: in questo caso alcuni pannolini di stoffa, possono rappresentare un regalo gradito. Ci sono genitori interessati alla consuetudine di portare i bimbi, ed ecco che una bella fascia può realizzare il loro desiderio. Ma proprio perché i genitori sono tutti diversi, anche qui non ci sono risposte valide per tutti. Se vogliamo che il bimbo abbia un nostro ricordo, forse possiamo donargli un libro, magari con un nostro augurio: quando mamma e papà lo leggeranno con lui, ecco che gli avremo regalato anche un momento felice. Se siamo in confidenza con la neomamma, un bel regalo può essere il nostro aiuto pratico: dare una mano nelle faccende, portare una teglia di lasagne o una porzione di minestrone, farle la spesa… E quando andiamo a trovarla non dimentichiamo di sottolineare che è proprio una mamma in gamba. Questo nel periodo delicato del puerperio, è un dono grande per ogni neomadre.

Si dice che i bambini quando vengono al mondo costeranno molto ai neo-genitori. La tua esperienza dice il contrario. Quanto costa un bebè secondo le statistiche e quanto costerebbe, invece, secondo te?

Secondo i dati di Federconsumatori, accogliere un bebè costa tra la gravidanza e il primo compleanno, più di 6.400 euro. Questa la spesa minima, la massima vola oltre i 13mila euro. Secondo me accogliere un bebè costa molto, molto di più. Ma non in termini economici, no. Quelli sono solo soldi e quanto si spende dipende dalle scelte dei genitori. Trovare soluzioni meno convenzionali e consumistiche, e al tempo stesso più economiche, etiche e rispettose dell’ambiente, è possibile. Sono molte le famiglie che hanno sperimentato con soddisfazione una genitorialità più sobria e sostenibile, a costo pressoché zero. Ma il bimbo che nascerà ci chiederà molto, moltissimo. Ci chiederà tutto e non si accontenterà di meno. Ci chiederà di essere il suo sole, la sua gioia, il suo punto di riferimento, il suo esempio. Per mesi vivrà di noi e con noi, giorno e notte. Scardinerà le nostre priorità, le nostre abitudini, i nostri equilibri. Ci farà conoscere un amore così grande, ma così grande… Oltre ogni aspettativa e immaginazione. Ci chiederà di esserci per lui, per sempre. E allora, facciamo i nostri conti. Siamo abbastanza ricchi per accogliere questo bambino?

 

Cari lettori, vi abbiamo dato qualche idea?

Se proprio non riuscite a rinunciare a regalare completini e corredini vi segnalo il progetto Cuore di Maglia, nato nel 2008 ad Alessandria.

Donne in tutta Italia lavorano a maglia e creano scarpine piccolissime e cappellini buffi per scaldare i piccoli nati pretermine, copertine, corredini per bambini con famiglie in difficoltà, tutto rigorosamento fatto a mano. Tutti i lavori vengono raccolti e smistati verso centri di accoglienza e ospedali.

 

Silvia Musso

Dopo aver conseguito la laurea in Antropologia Culturale all'Università Ca' Foscari di Venezia, ha proseguito i suoi studi con un Master in Sviluppo Sostenibile e Promozione del Territorio. Ha coordinato la segreteria di AICA (Associazione Internazionale Comunicazione Ambientale) portando in Italia la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, coordinando le prime due edizioni italiane.

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Silvia Musso

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