Quando ho iniziato a entrare nell’universo raccontato all’interno del libro “Leggere gli alberi” di Tristan Gooley, da poco pubblicato da Altrecose (il marchio editoriale creato dal Post insieme a Iperborea dedicato alla conoscenza della realtà e a opere di “non fiction”), la natura intorno a me è iniziata a cambiare, a diventare – come dire – per certi versi più familiare. Mi occupo di ambiente e sostenibilità dal 2009, e ho scritto migliaia di articoli sul tema. Mi reputo un ambientalista, un ecologista, un appassionato di natura, ma ho sempre avuto un po’ di difficoltà a districarmi tra i nomi, le specie, le varietà di piante, fiori, alberi. Se sono in un bosco cammino, respiro, mi meraviglio, ma non mi so orientare quasi per nulla.
Perciò leggere questo libro è stato, per me, una sorta di “illuminazione”. Ed è vero quello che scrive Isaia Invernizzi de Il Post nella prefazione, che “questo libro (…) aiuta a riconoscere i segnali meno evidenti lasciati dalla natura, e in particolare dagli alberi: i loro movimenti solo all’apparenza lentissimi”. Gooley è un po’ così, uno “Sherlock Holmes della Natura” come è stato ribattezzato dalla BBC.
E ha scritto quest’opera affascinante che invita il lettore a riscoprire il mondo naturale attraverso l’osservazione attenta degli alberi. Un viaggio alla scoperta dei segreti che gli alberi custodiscono, rivelando come questi organismi viventi possano offrirci un numero incredibile di informazioni preziose sull’ambiente circostante.
L’autore, nelle poco più di 300 pagine che compongono il volume, ci insegna a decifrare i segnali che gli alberi ci inviano: la forma delle foglie, la corteccia, la direzione dei rami, la presenza di muschio o licheni. Ogni dettaglio può rivelare la direzione del vento, la presenza di acqua, l’esposizione al sole. Ad esempio, lo sapevate che “quando le foglie hanno un’evidente linea chiara al centro significa che l’acqua è vicina”? Infatti, “molti alberi che crescono nei pressi dell’acqua, salici compresi, hanno quella caratteristica nervatura bianca sulle foglie, quasi fossero tagliate in due da un ruscello”.
Ci troviamo, durante la lettura, a comprendere come ogni albero sia una mappa, che permette di comprendere meglio il mondo. L’albero può servire come bussola, dicendoci molte cose. Se gli alberi nel paesaggio cambiano, significa che anche il livello di acqua, luce, terra, sta cambiando. Conifere, latifoglie, ci danno differenti chiavi di lettura del mondo. Gli alberi sono diversi, se il terreno è bagnato e asciutto. E ancora, gli alberi ci danno informazioni sulla luce, sull’ombra, sul suolo. E molto altro ancora.
La cosa bella del volume è che si può aprire una qualsiasi pagina a caso, per imparare qualcosa sul magico mondo degli alberi. Ad esempio, ecco che a pagina 47 leggiamo: “Le specie che amano la luce diretta, come i pini, diventano alte e conservano i rami superiori ma perdono quelli inferiori, assumendo una forma che ricorda un parasole. È accentuata nei pini marittimi, ma si può notare in misura variabile in quasi ogni specie”. Oppure, pagina 147: “Alcune specie sono programmate per ribellarsi alle forme perfette, i tassi non conoscono la regolarità: al mondo non esiste tronco di tasso con una sezione perfettamente circolare”. Non è meraviglioso, tutto questo?
Tutto ciò è quanto più lontano dall’essere un nozionismo fine a se stesso, anzi, è un manuale pratico, utile, e ci dà elementi importantissimi per ritrovare un forte e ormai dimenticato nuovo contatto e rapporto con la terra, con la natura, con il cuore pulsante della vita sul nostro pianeta.
E questo libro, in fondo, è soprattutto un invito alla riscoperta del nostro magico pianeta, un invito a rallentare, a osservare con attenzione, soffermarsi sui dettagli, e a riscoprire la connessione profonda che ci lega al mondo vegetale. Il libro è adatto proprio a tutti, sia agli esperti di botanica che ai semplici appassionati di natura. Addirittura, ho iniziato a leggerlo con mia figlia di sei anni, che da piccola esploratrice e amante degli alberi, con curiosità, come me, sta imparando tante cose.
E’ questa, la magia di questo volume: insegnare con semplicità. La sua capacità di trasformare una passeggiata nel bosco in un’avventura ricca di scoperte lo rende un’opera preziosa per chiunque voglia approfondire la propria conoscenza del mondo naturale.
L’autore
Tristan Gooley è uno scrittore britannico ed esperto di orientamento naturale. È conosciuto per la sua abilità nel decifrare i segreti della natura, in particolare degli alberi e dell’acqua. Ha viaggiato in regioni remote del mondo, ha navigato in barche a vela attraverso gli oceani e ha pilotato piccoli aerei verso l’Africa e l’Artico.
È membro del Royal Institute of Navigation e della Royal Geographical Society, ed è l’unica persona vivente ad aver attraversato l’Atlantico, sia in volo che in mare, completamente da solo. Le sue opere sono state tradotte in tutto il mondo.
Ci sono libri che ci insegnano qualcosa di nuovo sul mondo, e altri che ci…
PROSEGUE LA PARTNERSHIP TRA MAREVIVO, UDINESE CALCIO E BAT ITALIA: AL BLUENERGY STADIUM DI UDINE…
Nel panorama industriale contemporaneo, energia e produttività sono due concetti inseparabili. Le aziende si trovano…
Sotto la corona di spine i messaggi delle anime pezzentelle. Nel centro storico di Napoli,…
L’autunno si fa colore, lentezza e introspezione ne Il giardino delle zucche di Pignataro Maggiore …
Dal 7 al 9 ottobre i padiglioni di BolognaFiere hanno ospitato l’unica fiera internazionale in…