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PRESENTATO PROGETTO PER RICARICA FALDA ACQUIFERA BACINO DEL BRENTA. SANPELLEGRINO SOSTIENE IL PROGETTO CON INVESTIMENTO 1 MLN EURO

È stato presentato oggi, presso il Palazzo Comunale di Carmignano di Brenta, il progetto per la ricarica della falda acquifera del bacino idrico del Brenta che ha l’obiettivo di contribuire alla tutela delle risorse idriche e garantire un adeguato supporto alle attività agricole del territorio, specialmente durante il periodo estivo. L’opera verrà realizzata da Sanpellegrino, azienda di riferimento nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche, con il supporto del Consiglio di bacino del Brenta, del Consorzio di Bonifica del Brenta e di Etifor | Valuing Nature.

Hanno partecipato all’evento il Sindaco di Carmignano di Brenta Eric Pasqualon, il Presidente del Consiglio del Bacino Idrico e Sindaco di Vigonza Gianmaria Boscaro, il Sindaco di San Giorgio in Bosco Nicola Pettenuzzo, l’Assessore all’Ambiente di Cittadella Andrea Bertollo e il Sindaco di Tombolo Luca Frasson.

L’iniziativa rientra nel piano strategico del Gruppo Sanpellegrino, che promuove una gestione responsabile e sostenibile dell’acqua attraverso collaborazioni con le realtà locali delle comunità in cui è presente. Il progetto porterà benefici concreti al territorio del Comune di Carmignano di Brenta e ai comuni limitrofi.

Negli ultimi anni, la falda acquifera del Brenta, alimentata da pioggia e neve, ha visto diminuire progressivamente il livello della falda freatica a causa del cambiamento climatico, dell’intensità dei prelievi e della progressiva riduzione di aree permeabili, con difficoltà di soddisfare il fabbisogno idrico per l’agricoltura, durante i mesi estivi. Per contrastare questo fenomeno, Sanpellegrino ha investito oltre 1 milione di euro nella realizzazione del sistema di gestione della ricarica della falda acquifera che prevede la costruzione di due bacini artificiali.

Il primo, un’area umida, sarà alimentata da una roggia del Consorzio di bonifica Brenta e arricchito da vegetazione con finalità di fitocaptazione che consentirà di decantare i materiali più pesanti, operando come una naturale vasca di pre-filtrazione. Il secondo, un bacino di infiltrazione con fondo ghiaioso, permetterà all’acqua di penetrare direttamente nella falda sotterranea.

Nei periodi di eccedenza idrica – da ottobre a maggio – l’acqua sarà convogliata nei due bacini, per essere poi immessa in falda e resa disponibile nei mesi estivi. Il sistema consentirà la ricarica di circa 758.000 metri cubi di acqua all’anno, contribuendo a ricaricare la “cassaforte naturale” da cui attingere nei momenti di maggiore necessità.

Il progetto sarà realizzato con il supporto del Consorzio di Bonifica del Brenta che vanta un’esperienza pluriennale sulla ricarica della falda e che si occuperà della realizzazione e manutenzione di tutte le opere idrauliche, un compito che viene reso possibile grazie all’articolata e costante gestione della rete di canali derivati dal fiume Brenta più a monte. Etifor, spin-off dell’Università di Padova, si occuperà della riqualifica ambientale dell’area, attraverso l’impianto di 7.900 tra piante erbacee e forestali e la ricostituzione dei prati stabili per l’agricoltura rigenerativa.

La gestione delle aree verdi mira a ridurre il consumo idrico, favorire la biodiversità attraverso l’introduzione di 74 nuove specie tra erbacee e forestali, aumentare l’assorbimento di anidride carbonica e creare per la popolazione locale una nuova area naturale fruibile.

Etifor provvederà all’impianto delle specie vegetali nell’area umida per contribuire al miglioramento della qualità delle acque. Attorno al bacino di infiltrazione​saranno piantati 1.400 nuovi alberi, mentre il resto dell’area sarà coltivato secondo le pratiche dell’agricoltura rigenerativa con erbe mellifere: una miscela resistente, che necessita di scarsa irrigazione e che favorirà la biodiversità. L’intervento prevede anche la realizzazione di un’area fruibile dalla comunità, arricchita con percorsi educativi e punti di osservazione per la fauna che popolerà l’area umida. I cittadini e le scuole locali potranno partecipare in prima persona agli eventi di impianto prenotando gli alberi tramite il portale wownature.eu.

Sanpellegrino, con il supporto di Etifor, garantirà la manutenzione dell’area nei prossimi anni, assicurandone la cura e la valorizzazione nel tempo.

“Con questo progetto vogliamo dare un contributo concreto alla tutela delle risorse idriche del territorio e al sostegno delle attività agricole che dipendono dal fiume Brenta – ha dichiarato Alessandro Negri, Sustainability Managerdel Gruppo Sanpellegrino – Investire nella ricarica della falda significa costruire una riserva preziosa di acqua per il futuro, in grado di contrastare gli effetti del cambiamento climatico e di garantire benefici duraturi alla comunità. La gestione sostenibile dell’acqua fa parte della nostra identità e rappresenta da sempre un impegno fondamentale per il nostro Gruppo. La realizzazione di questo progetto è tra le iniziative più significative che stiamo portando avanti per prenderci cura degli ecosistemi locali e contribuire in maniera concreta alla rigenerazione dei cicli idrologici nei territori in cui operiamo. Con gli interventi di riforestazione e la creazione di nuovi spazi verdi vogliamo inoltre restituire al territorio un’area naturale che favorisca la biodiversità e che sia fruibile da tutti.”

“Il nostro territorio conosce bene l’importanza della falda del Brenta, da cui dipende non solo l’agricoltura ma anche la disponibilità di acqua potabile per tanti Comuni del Veneto. Per questo consideriamo fondamentale il progetto presentato oggi, che unisce tutela ambientale e sostegno concreto all’economia locale. La collaborazione tra istituzioni, mondo privato ed enti tecnici dimostra che, insieme, possiamo rispondere in modo efficace alle sfide del cambiamento climatico ed è per questo che ringrazio il Gruppo Sanpellegrino e i partner coinvolti per aver creduto in Carmignano di Brenta e per aver avviato un’iniziativa che unisce sostenibilità e innovazione” – ha dichiarato il Sindaco del Comune di Carmignano di Brenta Eric Pasqualon.

Da sempre impegnati nella tutela qualitativa e quantitativa della falda del Medio Brenta, che è la principale fonte di approvvigionamento idropotabile del nostro territorio e di molti altri Comuni del Veneto, abbiamo accolto favorevolmente la proposta di Sanpellegrino di investire in ricarica. Pensiamo infatti che per contrastare il depauperamento in atto occorra mettere a sistema energie e risorse sia pubbliche che private. Il progetto è stato valutato e tarato attentamente dai nostri uffici perché avesse tutte le caratteristiche per garantire una ricarica efficace e ad alto livello qualitativo – ha affermato il Presidente dal Consiglio di Bacino Brenta GianMaria Boscaro. Ci piace evidenziare come questo intervento abbia curato l’inserimento nel contesto naturalistico del fiume Brenta di cui siamo Enti Gestori: una nuova conferma su come tutela della falda e biodiversità possano crescere insieme”.

Il nostro territorio dagli anni Sessanta in poi ha vissuto un continuo abbassamento delle falde” – hanno dichiarato il Commissario del Consorzio di bonifica Brenta, Luigi De Lucchi, e il Direttore, Umberto Niceforo, “con forte riduzione degli affiori nelle risorgive, fonti idriche e siti ambientali un tempo eccezionali. Per riequilibrare la situazione, il Consorzio ha intrapreso iniziative di ricarica artificiale della falda. In particolare, la prima tramite i boschi di ricarica è stata attuata nell’anno 2007. Qui il Consorzio – primo in Italia – ha avviato un processo particolarmente innovativo per le connesse valenze ecosistemiche, attivo duecento giorni all’anno, da settembre ad aprile. Il Consorzio ha poi realizzato numerose altre aree di questo tipo, con una ricarica arrivata oggi a ben

15 milioni di metri cubi d’acqua all’anno. Il coinvolgimento di aziende private, che intendono attivare progetti per preservare l’acqua e contribuire alla ricarica dalle falde, è quindi un buon esempio da estendere. Per questo il Consorzio ha aderito molto volentieri all’iniziativa, collaborando per il reperimento dell’area, per l’iter istruttorio, per la realizzazione e per la futura gestione idraulica”.

“Il progetto è un esempio illuminante di collaborazione tra enti pubblici, aziende private e cittadini. La crisi climatica mette a dura prova le nostre risorse idriche e la biodiversità” ha dichiarato Lucio Brotto, co-fondatore di Etifor, spin-off dell’Università di Padova e B Corp certificata“Però, quando le imprese si danno degli obiettivi importanti e gli enti pubblici collaborano attivamente, si può coniugare la produzione agricola con il miglioramento del ciclo idrico, l’aumento della biodiversità e la rimozione di anidride carbonica. Questo rende il progetto replicabile ed espandibile nel territorio. Sapere poi, che i cittadini e le scuole possono partecipare direttamente agli impianti degli alberi, prenotandoli sul sito wownature.eu ci permette di educare le generazioni future”.

SANPELLEGRINO

Sanpellegrino è l’azienda di riferimento nel campo del beverage in Italia, con acque minerali, aperitivi analcolici e bibite. I suoi prodotti, sintesi di benessere, salute ed equilibrio, sono presenti in oltre 150 Paesi attraverso filiali e distributori sparsi nei cinque continenti.

Sanpellegrino, come produttore di acqua minerale, è da sempre impegnata per la valorizzazione di questo bene primario per il Pianeta e lavora con responsabilità e passione per garantire a questa risorsa un futuro di qualità. Un impegno che passa anche attraverso la promozione dell’importanza di una corretta idratazione: Sanpellegrino, infatti, sostiene e diffonde i principi di benessere psico-fisico legati al corretto consumo di acqua, facendosi portavoce dell’“educazione all’idratazione” attraverso un programma che promuove il consumo quotidiano della corretta quantità di acqua, a seconda delle diverse esigenze e stili di vita. Sanpellegrino vuole, inoltre, contribuire con azioni concrete a contrastare il riscaldamento globale intervenendo su quattro aree chiave del proprio business: la produzione, il packaging, la logistica e il capitale naturale.

Antonio Benforte

Vice-presidente dell'associazione culturale, scrive su Econote.it dal 2008. Giornalista e social media manager, crede nelle potenzialità della rete e in un mondo migliore, e nel suo piccolo si impegna ogni giorno per renderlo tale.

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Antonio Benforte

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