Interessante dibattito oggi, 16 maggio, nell’ambito dell’iniziativa 4/R a Città della Scienza. Ancora una volta protagonisti i ragazzi, che si sono confrontati con la difficile questione della “raccolta differenziata“.
Difficile perché, come hanno spiegato dettagliatamente il dott. Russo e il dott. Vivenzio, la realtà di Napoli non aiuta la collocazione delle cosiddette campane, sia per la morfologia del territorio che per atti vandalici. Dal dibattito è venuto fuori un problema di fondo: la sfiducia del cittadino, ancora più sconfortante se si tratta di un cittadino giovane. Ecco quindi la necessità, per un’associazione come l’ASIA di operare in direzione di una sensibilizzazione della cittadinanza. La proiezione del filmato su una corretta raccolta differenziata e sui vari anelli che la compongono, si scontra però duramente con quanto i due responsabili raccontano. In una situazione di emergenza come quella che sta vivendo Napoli, accade che i mezzi più grandi che dovrebbero depositare i rifiuti separati presso gli impianti, vengono invece utilizzati anch’essi per il recupero dell’indifferenziato, bloccando il ciclo della raccolta differenziata.
Una speranza, affermano, potrà essere la raccolta porta a porta che, programmata già in alcuni comuni, si effettuerà a breve.
A noi non resta che “differenziarci” ancora una volta, anche in questa drammatico periodo che la regione Campania sta vivendo, impegnandoci a separare i rifiuti nel modo corretto.
Difficile perché, come hanno spiegato dettagliatamente il dott. Russo e il dott. Vivenzio, la realtà di Napoli non aiuta la collocazione delle cosiddette campane, sia per la morfologia del territorio che per atti vandalici. Dal dibattito è venuto fuori un problema di fondo: la sfiducia del cittadino, ancora più sconfortante se si tratta di un cittadino giovane. Ecco quindi la necessità, per un’associazione come l’ASIA di operare in direzione di una sensibilizzazione della cittadinanza. La proiezione del filmato su una corretta raccolta differenziata e sui vari anelli che la compongono, si scontra però duramente con quanto i due responsabili raccontano. In una situazione di emergenza come quella che sta vivendo Napoli, accade che i mezzi più grandi che dovrebbero depositare i rifiuti separati presso gli impianti, vengono invece utilizzati anch’essi per il recupero dell’indifferenziato, bloccando il ciclo della raccolta differenziata.
Una speranza, affermano, potrà essere la raccolta porta a porta che, programmata già in alcuni comuni, si effettuerà a breve.
A noi non resta che “differenziarci” ancora una volta, anche in questa drammatico periodo che la regione Campania sta vivendo, impegnandoci a separare i rifiuti nel modo corretto.
F.A.
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