Dizionario Ecologico – 5° Appuntamento

La produzione di percolato in discarica, risultato dei fenomeni di infiltrazione e lisciviazione che avvengono all’interno dell’ammasso di rifiuti stoccati, rappresenta da sempre una delle maggiori problematiche di impatto ambientale degli impianti di interramento controllato dei rifiuti sull’ambiente.
L’acqua, infiltrandosi attraverso l’ammasso di rifiuti stoccati, si carica di un numero incalcolabile di combinazioni organiche ed inorganiche trasformandosi in un refluo con caratteristiche tossiche (percolato) che può contenere:
1) Combinazioni AOX (composti organici alogenati adsorbibili) difficilmente degradabili;
2) Concentrazioni elevate di azoto ammoniacale; 3) Forti concentrazioni saline; 4) Presenza di metalli pesanti.
Il percolato prodotto si deposita sul fondo delle vasche di stoccaggio per gravità dopodichè viene drenato in apposite tubazioni e pompato in cisterne di stoccaggio provvisorio, prima di essere inviato allo stadio di trattamento.
L’età della discarica e le variazioni meteo-climatiche, sono senza dubbio i parametri che generalmente influiscono sui volumi di percolato prodotto e le sue caratteristiche qualitative. Si comprende quindi la necessità di prevedere un impianto di trattamento che non sia solo flessibile dal punto di vista dei volumi da trattare, ma anche in grado di depurare un refluo che presenta nel tempo caratteristiche fisico – chimiche differenti.
I trattamenti di base per il percolato prodotto in discariche controllate si possono suddividere in trattamenti di tipo biologico e di tipo chimico-fisico. Sebbene i trattamenti di tipo biologico trovino il maggior numero di applicazioni nell’ambito dei processi di trattamento di reflui inquinanti, tuttavia la loro applicazione per il trattamento del percolato on-site trova molte limitazioni. La prima, e forse quella di maggiore rilevanza, è la scarsa capacità di adattamento del fango attivo alle variazioni qualitative del percolato nel tempo. In particolare, il decremento del rapporto BOD5/COD negli anni costituisce uno dei maggiori problemi sia per trattamenti aerobici sia per quelli anaerobici.
Per un’analisi dettagliata della normativa di riferimento, delle caratteristiche qualitative del percolato, dei sistemi di raccolta, trattamento e smaltimento, si veda qui.