Nel 2008 è stato adottato il nuovo pacchetto su energia e clima da parte dell’Unione Europea con una serie di misure ed azioni volte ad accrescere l’utilizzazione delle fonti di energia rinnovabile nei paesi membri e, sopratutto, vincolanti giuridicamente. Lanciato dalla Commissione Europea, il Patto dei Sindaci ha lo scopo di “avvallare e sostenere gli sforzi compiuti dagli enti locali nell’attuazione delle politiche nel campo dell’energia sostenibile”. L’obiettivo è quello di coinvolgere le autorità locali per diminuire i consumi energetici nei Comuni e nei centri urbani in genere. Chi aderisce al patto si impegna non soltanto a perseguire le finalità sopra descritte, ma anche a preparare un inventario di base delle emissioni per capire da dove bisogna iniziare a lavorare ed, entro un anno, un vero e proprio Piano d’azione per l’energia sostenibile (PAES), in cui vengono delineate le modalità con cui il firmatario vuole raggiungere l’obiettivo minimo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020.
Le azioni intraprese su scala locale potranno, in tal modo, portare da una parte benefici ambientali e dall’altra benefici d’ordine economico, con la creazione di posti di lavoro e nuove opportunità.
I Comuni firmatari del Patto dei Sindaci sono sostenuti dalle altre amministrazioni pubbliche e da reti formate dalle autorità regionali e locali che forniscono assistenza di tipo amministrativo, tecnico e promozionale. Al Patto dei Sindaci possono aderire:
In Italia nel 2008, anno di lancio dell’iniziativa, hanno aderito soltanto 12 Comuni per poi, con un incremento esponenziale, arrivare agli attuali 2621 di cui soltanto 37 hanno più di 100.000 abitanti. Nella geografia dei 37 Comuni Italiani, ben 18 sono ubicati al Nord, come Bergamo e Venezia; 10 al centro, ad esempio Latina; e 9 al sud tra cui Catania e Siracusa (figura 1).
Figura 1. – Distribuzione geografica dei 36 Comuni italiani che hanno aderito al Patto dei Sindaci con oltre 100.000 abitanti (Nostra elaborazione sui dati relativi a Gennaio 2014)
Questa iniziativa, promossa dall’Unione Europea, può rappresentare un trampolino di lancio per eventi e manifestazioni oltre che per azioni concrete nel settore del risparmio energetico e delle rinnovabili. Questa volta, sembra che le amministrazioni vogliano mettere la faccia sugli impegni presi. (Fonte Cover)
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