Muore l’orsa Daniza, oggi abbiamo perso tutti

Daniza era in fuga dallo scorso agosto, quando per difendere i suoi cuccioli da un cercatore di funghi che si era avvicinato troppo, lo aveva aggredito. L’uomo se l’era vista brutta ma era riuscito a mettersi in salvo. Da allora era esplosa la polemica sull’orsa di nome Daniza che viveva in Trentino con i suoi cuccioli.

Dopo l’accaduto la Provincia di Trento aveva prima deciso di uccidere l’orsa e poi di catturarla perché ritenuta potenzialmente pericolosa. Per salvare Daniza si erano mobilitate le associazione animalista, Lav in testa che adesso denuncia: «Esecuzione annunciata, responsabili paghino». «Se un ministro dell’Ambiente non sa proteggere un orsa che stava difendendo i suoi piccoli, noi ne chiediamo le dimissioni», dichiara invece Carla Rocchi, presidente dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali). Immediata la risposta del ministro Gian Luca Galletti: «Abbiamo già inviato alla Provincia di Trento la richiesta di una relazione sull’accaduto». Corriere.it

Dopo un mese di monitoraggio dell’Orsa Daniza in Trentino si è passato al tentativo di cattura, narcotizzandola. L’orsa Daniza non ha retto ed è morta. Ora si aprirà un’indagine e infinite serie di carte bollate, passaggi e un campionato mondiale in cui siamo assolutamente i numeri uno: lo scarica barile.

Ma la storia di Daniza che per difendere i suoi cuccioli ha finito con il morire ci sottolinea quanto la specie umana sia preda di un egoismo sfrenato. Che in questo paese non si pensa prima di agire, ma si piange sul latte versato come se servisse a qualcosa. La morte di Daniza ci sbatte in faccia che non siamo adatti a vivere serenamente con tutte le altre specie animali rispettando spazi e natura.

La verità è che con la morte di Daniza oggi, abbiamo perso tutti.