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Cosa significa fare turismo sostenibile?

Noi di Econote abbiamo spesso parlato di turismo sostenibile, ed è anche la logica che seguiamo nello strutturare i nostri eventi!

Il turismo sostenibile non è solo una bella parola, ma ha un significato molto più profondo che deve essere rappresentato da gesti responsabili di ogni essere umano nei confronti dell’ambiente, delle risorse naturali, delle zone ecologicamente sensibili, della cultura e del patrimonio artistico.

Si perchè, turisti, residenti, imprese di settore, amministrazioni pubbliche devono fare la loro parte nella protezione dell’ambiente e delle risorse naturali e nella salvaguardia delle zone costiere, di montagna e  delle aree protette; presevarne inoltre la cultura, le tradizioni in quanto fattori fondamentali di richiamo turistico.

Fino agli anni 60  il turismo era considerato una ” smokless industry” cioè un’industria senza ciminiere, che genera ricchezza pulita, ma oggi si è compreso che può anche causare inquinamento e degrado ambientale se non è gestito in maniera consapevole e controllata.

Per esempio l’eccessivo flusso di turisti, verso una località di forte attrazione che non sia adeguatamente controllato, può incidere sulla capacità di carico ecologica, sociale e culturale della destinazione turistica compromettendone in modo permanente il patrimonio naturale e ambientale dell’area.

Ciò non significa condannare il turismo di massa, ma deve servire a comprendere che anche per il turismo esistono dei limiti, che non permetterebbero alle future generazioni di godere delle stesse risorse su cui oggi contiamo.

Quali sono, infatti, gli impatti ambientali collegati all’attività turistica non controllata?

  • Impatti sul paesaggio: antropizzazione, urbanizzazione e costruzione di strutture ricettive e di infrastrutture che alterano il contesto preesistente
  • Modificazione dei sistemi marini e terresti: con ripercussioni sull’esistenza di specie animali e vegetali con perdita di biodiversità
  • Consumo di risorse naturali: acqua, suolo, energia, ecc.
  • Inquinamento atmosferico
  • Inquinamento del suolo e dell’acqua
  • Congestione e d’inquinamento acustico da traffico
  • Produzione di rifiuti

Ecco perchè occorre un turismo sostenibile, responsabile, il principio è stato definito nel 1988 dall‘Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) spiegando che “Le attività turistiche sono sostenibili quando si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un’area turistica per un tempo illimitato, non alterano l’ambiente (naturale, sociale ed artistico) e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche”.

Un turismo sostenibile deve essere:

  • Durevole
  • Dimensionato e rispettoso dell’ambiente
  • Integrato e diversificato e legato alle tradizioni locali
  • Pianificato
  • Economicamente vitale
  • Partecipato

Numerosi sono i documenti che promuovono il turismo sostenibile, i principali che possono essere di approfondimento al tema sono:

  • AGENDA 21 (1992) : Documento approvato nella conferenza ONU di Rio de Janeiro. Rappresenta un vero e proprio Piano d’Azione delle cose da fare nel 21° secolo, includendo anche il ruolo del turismo nella salvaguardia delle risorse naturali e ambientali.
  • LA CARTA DI LANZAROTE (1995): Prodotta dalla Conferenza Mondiale sul Turismo Sostenibile la Carta rappresenta, nel settore, una pietra miliare. Essa definisce le priorità, gli obiettivi e i mezzi necessari a promuovere il turismo futuro in modo tale da salvaguardare le risorse  naturali e il patrimonio storicoculturale per le generazioni future. In appendice viene proposto un Piano d’Azione del Turismo Sostenibile che stabilisce concrete linee di azione e raccomanda l’adozione di specifiche misure per promuovere l’integrazione del turismo nella strategia complessiva di sviluppo sostenibile.
  • DICHIARAZIONE DI BERLINO (1997): Si evidenzia la responsabilità a livello locale dello sviluppo durevole del turismo e la necessità di un controllo e di una gestione accorta dello stesso.
  • CARTA DI CALVIÀ (1997): Si suggeriscono delle misure per la riduzione del consumo delle risorse idriche ed energetiche, per la produzione, la gestione dei rifiuti e per il rispetto delle tradizioni culturali e artistiche delle comunità che ospitano le attività turistiche.
  • CARTA EUROPEA DEL TURISMO SOSTENIBILE NELLE AREE PROTETTE (1999): Elaborata dai rappresentanti europei delle aree protette la Carta manifesta la volontà delle istituzioni che gestiscono le aree protette e dei professionisti del turismo di favorire un turismo conforme ai principi dello sviluppo sostenibile.
  • LA CARTA DI RIMINI (2001): Si considerano le destinazioni del turismo di massa e le priorità su cui indirizzare e promuovere gli sforzi e gli impegni nei prossimi anni. Si sottolinea inoltre l’urgenza di un’azione concertata, in grado di agire efficacemente sulla crescente domandae offerta turistica.

Da quanto detto quindi essere un turista sostenibile significa rispettare 10 regole base (dal  Progetto Life Ambiente “Strategie e strumenti per un turismo sostenibile nelle aree costiere del Mediterraneo”, Provincia di Rimini):

  1. Ricercare strutture ricettive impegnate nella diminuzione dell’impatto sull’ambiente
  2. Selezionare tour operator coscienti dell’impatto ambientale del turismo
  3. Preferire mezzi di trasporto meno inquinanti per raggiungere la località della vacanza
  4. Utilizzare durante la vacanza mezzi di trasporto collettivi ed ecologici come la bicicletta
  5. Produrre meno rifiuti e contribuire alla loro raccolta differenziata
  6. Ridurre i consumi di acqua
  7. Contenere il consumo di energia
  8. Privilegiare l’acquisto di prodotti di artigianato locale e delle specialità gastronomiche locali
  9. Adoperarsi attivamente per il rispetto dell’ambiente nelle località visitate
  10. Proporre consigli e suggerimenti per il miglioramento ambientale dei luoghi di vacanza

 

 

 

Tania Talamo

Ama l'arte e scova sempre nuovi autori che mettono al centro delle loro opere la natura. Vive a Napoli. Specializzata in Beni Architettonici e del Paesaggio, i suoi studi la portano ad interessarsi della tutela e del restauro dei Beni Culturali. Crede profondamente nell’intima connessione tra l’architettura e l’ambiente.

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Tania Talamo

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