La salute degli oceani è sempre più a rischio. Pesca intensiva, inquinamento e cambiamenti climatici stanno causando gravi squilibri all’intero ecosistema marino con conseguenze anche sul clima. Una popolazione sana e numerosa di balene può contribuire a ripristinare l’equilibro dei mari e ridurre gli effetti del surriscaldamento globale.
Non tutti, però, sono in difesa delle balene. E’ credenza, soprattutto in Giappone, che le balene di grandi dimensioni siano dannose per i mari perché consumano ingenti quantità di pesce e krill, peraltro sottraendolo all’uomo. Cacciarle sarebbe quindi, secondo alcuni Giapponesi, l’unico modo per incrementare la disponibilità di pesce. Eliminato il predatore, risolto il problema.
Nei fatti, invece, più le balene diminuiscono, più diminuiscono anche pesci e krill. Questo perché, oltre a cacciare questi animali per nutrirsi, le balene contribuiscono a far sopravvivere l’intero ecosistema marino e di conseguenza anche gli animali marini. Come?
Le balene, insieme ai delfini, rilasciano le loro deiezioni ricche di nutrienti in superficie. Queste sostanze garantiscono la sopravvivenza del fitoplancton, che vive solo in superficie ed è alla base della catena alimentare degli animali marini. Le balene, inoltre, nuotando di continuo dalla superficie fino a grandi profondità innescano un moto che permette il mescolamento delle acque e dei nutrienti e riportano più in superficie il fitoplancton vivo. E’ nella parte di acqua superficiale, colpita dal sole, che il fitoplancton è in grado di produrre ossigeno, grazie alla fotosintesi, e nel frattempo è anche in grado di sottrarre l’anidride carbonica dall’atmosfera trattenendola per tempi geologici (milioni di anni) una volta che questi microrganismi, al termine del loro ciclo di vita, diventano poco attivi e si inabissano depositandosi sui fondali marini.
Per comprendere meglio l’importanza della salute degli oceani, è utile pensare che il fitoplancton è responsabile della produzione di almeno la metà dell’ossigeno di tutto il pianeta e la breve vita del fitoplancton consente di stoccare ogni anno centinaia di migliaia di tonnellate di anidride carbonica.
più balene >> più nutrienti >> più fitoplancton = più ossigeno e meno anidride carbonica in atmosfera
Le balene svolgono quindi un ruolo fondamentale sulle dinamiche dei cambiamenti climatici e sui delicati equilibri del nostro pianeta. E’ pertanto interesse di tutti che questi animali marini vengano protetti e non solo per la loro intelligenza.
Fonte: us.whales.org
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