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Il Giardino delle Zucche a Pignataro Maggiore: un appuntamento che semina sostenibilità

Il “Giardino delle Zucche – Pumpkin Patch” a Pignataro Maggiore non è solo una grande festa dell’autunno, ma si consolida come l’evento di questo tipo, dedicato alle zucche, più grande d’Europa con una chiara vocazione ambientale e di sostenibilità. L’evento, ideato da Emily Turino, italo-americana cresciuta tra i campi del Connecticut, e portato avanti con tutta la sua famiglia, a partire dal padre Fernando Turino, è un appuntamento ormai consolidato e imitato in tutt’Italia, che permette di divertirsi in famiglia riportando i visitatori, e in particolare i bambini, a un contatto autentico e consapevole con la terra.

Sostenibilità a Km Zero e materiali compostabili

Il cuore verde della manifestazione risiede nel rapporto che i visitatori hanno appunto con le zucche, che si trovano praticamente ovunque, a centinaia, e si possono acquistare, decorare, intagliare. È l’unico pumpkin patch in Italia a coltivare in loco le zucche che i visitatori raccolgono. Questo modello garantisce il vero chilometro zero, eliminando i lunghi trasporti per portare le zucche al campo. L’impegno green è rafforzato dall’uso di materiali compostabili nell’allestimento e dalla proposta culinaria, che include ricette stagionali vegetariane e vegane (ovviamente con la zucca protagonista), promuovendo un consumo alimentare più etico e a basso impatto ambientale.

Tutto questo si innesca nel classico percorso del Giardino, che prevede una prima area foto con le zucche, poi un’altra nella quale armarsi di carrettino rosso per raccogliere la zucca e decorarla con i colori, o per i più esperti intagliarla. La zucca scelta, poi, può essere ovviamente portata a casa ed essere usata come decorazione fino ad Halloween. E dopo, perché no, mangiata.

La distesa di Tagete: biodiversità in prima linea

Una delle novità più significative di questa nona edizione è la vasta distesa di fiori di Tagete, un vero tappeto di fiore che celebra l’autunno. Ma il Tagete non è solo estetica; è un fondamentale alleato ecologico. Questi fiori sono noti per la loro capacità di agire come pesticidi naturali nel terreno, proteggendo le radici delle zucche da parassiti. Inoltre, come tutti i campi fioriti, la distesa di Tagete crea un ecosistema vitale che attira e nutre insetti impollinatori, rafforzando la biodiversità locale e contribuendo alla salute dell’ambiente circostante.

L’apprendimento con le mani nella terra

Ancora, il Giardino delle zucche è sempre più pensato per bimbi e famiglie. Aree giochi, aree didattiche, casette di legno dove trascorrere ore coi propri figli. Il percorso didattico potenziato, pensato per scuole e famiglie, dedica nuove tappe fondamentali al mondo delle api.

Altra bella trovata green e legata all’ambiente è l’area dei giochi agricoli (con tappeti jumping, trattorini e sabbiera con escavatori), progettata per insegnare ai bambini il contatto con la terra. Come recita il motto degli ideatori: “semina ricordi, raccogli emozioni”, un invito a valorizzare il tempo lento della natura contro la fretta della vita moderna.

L’integrazione di questi elementi con la natura circostante trasforma la manifestazione in un’esperienza autentica e sostenibile, che ogni anno regala qualcosa di nuovo rispetto al precedente. Una bellissima esperienza, che educa i visitatori a un maggiore rispetto per l’agricoltura e l’ambiente da cui dipendiamo.

Antonio Benforte

Vice-presidente dell'associazione culturale, scrive su Econote.it dal 2008. Giornalista e social media manager, crede nelle potenzialità della rete e in un mondo migliore, e nel suo piccolo si impegna ogni giorno per renderlo tale.

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