A venti anni dal disastro di Cernobyl

Il 26 aprile 1986 la piccola cittadina dell’Ucraina sul fiume Pripyat, Cernobyl, fu protagonista di un disastro nucleare per un guasto al reattore.
Le radiazioni si propagarono anche agli altri paesi europei, compresa l’Italia, dove fu raccomandato alle persone di non mangiare frutta e verdura a foglia larga.
Non è ancora possibile stabilire un esatta conta dei danni. Le conseguenze radiologiche e sanitarie dell’incidente si sentiranno per secoli.
Greenpeace propone un nuovo rapporto, Il costo umano di una catastrofe nucleare.

Postilla: ancora dubbi sull’energia nucleare in Italia?