
Le radiazioni si propagarono anche agli altri paesi europei, compresa l’Italia, dove fu raccomandato alle persone di non mangiare frutta e verdura a foglia larga.
Non è ancora possibile stabilire un esatta conta dei danni. Le conseguenze radiologiche e sanitarie dell’incidente si sentiranno per secoli.
Greenpeace propone un nuovo rapporto, Il costo umano di una catastrofe nucleare.
Postilla: ancora dubbi sull’energia nucleare in Italia?
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