Il nodo di Chiaiano

(AGI) – Napoli, 7 mag. – Potrebbe essere un tavolo tecnico interistituzionale a risolvere il nodo Chiaiano, cioe’ la contrapposizione tra la scelta del commissariato per l’emergenza rifiuti in Campania di allocare in una cava di tufo del quartiere nord di Napoli la discarica da 700mila tonnellate, sufficiente per due anni alla citta’ di Napoli, e le proteste di cittadini e amministratori dei comuni di Marano e Mugnano. Con questa proposta si e’ chiuso infatti un lungo vertice tra la struttura commissariale di Gianni De Gennaro, sindaci del comprensorio, l’ottava municipalita’ presieduta da Gennaro Malinconico e rappresentanti dei comitati civici. Il tavolo tecnico dovrebbe chiarire e confrontarsi con le istituzioni sulle ragioni della scelta e monitorare le attivita’ tecniche pre-allestimento che gia’ ieri erano state ‘aperte’ ai cittadini, e cioe’ i rilievi tecnici e i carotaggi dell’Arpac prima dell’inizio dell’allestimento del sito. I sindaci del comprensorio e la municipalita’ hanno chiesto al commissariato tempo per illustrare la proposta ai cittadini. Una risposta potrebbe arrivare a breve.
E questo che significa? Si placheranno le rivolte incivili di Chiaiano, con il traffico paralizzato, i cassonetti rovesciati, la camorra infiltrata e i delinquenti in giro tra la gente che protesta? Non credo.
Le proteste termineranno solo quando arriverà la notizia che la discarica non si farà.
In ogni caso, in tutta questa ricerca della discarica, del buco da riempire di rifiuti, della soluzione più rapida ma inutile all’emergenza, avete sentito qualcuno che ha parlato di raccolta differenziata o di alternative alla megadiscarica?

A.B.