Il Parco del Vesuvio chiuso a lutto

Magari complice il “cosa facciamo a Pasquetta” ci si mette in cerca di un bel posto dove passare la giornata all’aria aperta, e quale posto migliore del Vesuvio. Ma se ci si collega al sito per avere qualche informazione in più, ci si trova davanti un banner inquietante che inizia con: “Chiuso per lutto“. Dopo numerosi sit-in, manifestazioni e cortei, la protesta contro l’apertura delle discariche in pieno Parco Nazionale sbarca anche sul web. Il testo è scritto dal presidente dell’Ente Parco Vesuvio, Ugo Leone:Il Vesuvio si avvia a diventare una delle sette meraviglie della natura ma, il Parco nazionale che lo ospita potrebbe diventare la prima vergogna d’Italia“.

IL MOTIVO

Il Consiglio dei ministri lo scorso 10 febbraio ha dato il via libera alla realizzazione della seconda discarica, dopo quella «ex-Sari», nell’ex «cava Vitiello», entrambe situate nel comune di Terzigno, e nel cuore del Parco del vesuvio. Un’area che, secondo i comitati antidiscarica, «diventerà presto un triangolo della morte e dei veleni».Da tempo nei comuni vesuviani si parla dell’apertura della maxi discarica di Terzigno. Una discarica che avrà la sua impietosa sede all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio.

Un simbolo, un vulcano fra i più studiati e importanti, ospiterà la spazzatura. L’area, come tutti i siti destinati allo smaltimento rifiuti (lo sapevate?) è militarizzata e per questo inaccessibile, questo rientra nelle norme varate in “Emergenza” da questo Governo Berlusconi. E qui risuonano le parole di Raffaele Del Giudice: “il problema non lo risolvo ma molto semplicemente non lo faccio più vedere. Esiste un problema, basta che evito di renderlo visibile“.

Sono preoccupanti le ricadute sulla salute dei cittadini, sul turismo – proprio ora che il Parco registrava un incremento delle presenze – sull’economia. Gli agricoltori che rischiano di vedere compromessi i terreni fertili dell’area Vesuviana, ricca di produzioni agricole e vinicole, proprio perchè fra le più fertili. E l’appello dei numerosi “no” è rivolto proprio alle istituzioni.

Anche Legambiente ha espresso contrarietà in una lettera e per protesta non ha preso parte al recente “Parchi in Mostra.

L’APPUNTAMENTO

Domani – mercoledì 31 marzo, ore 12,30 – al Castello Mediceo di Ottaviano, è previsto un incontro con tutti gli operatori economici dell’area vesuviana e in particolare quelli che operano vicino all’invaso di Terzigno.

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