Vogliounalternativa.it

Mai come in questo periodo storico e in questo Paese sentiamo in tanti, in troppi, la voglia di cambiare, trovare un’alternativa a questo modus operandi che sembra così avvitato su se stesso da non poter mai trovare un’altra strada.

Tutto cambia perchè niente cambi, ci raccontavano le pagine de Il Gattopardo, e chi si trova qui ed ora nella fase in cui altre generazioni hanno trovato “la” strada o il canale in cui esprimersi e scrivere il Futuro cosa deve fare?

Dobbiamo fare perno su questi impercettibili movimenti e rintracciare delle valide alternative, coltivarle e farle esprimere per prendere in mano la situazione e tornare protagonisti. Definitivamente. “A volte non basta voltare pagina, bisogna proprio cambiare libro!!” scrive qualcuno, lasciando un moderno messaggio in bottiglia nel web su  www.vogliounalternativa.it un’iniziativa targata Toyota.

L’intento è quello di raccogliere le piccole voci per farne una più grossa tanto che possa essere ascoltata o semplicemente esprimersi e condividere. Qui ho trovato tante frasi su cui riflette, da quelle grandi, immense come Ghandi: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” ma anche piccole idee “Vorrei una macchina a idrogeno…una bella alternativa!!!” e ancora i drastici “La vita è una lunga strada dritta. Solo tu puoi decidere quando svoltare. Io ho deciso“. Le parole-chiave sono  #lavoro, #vita, #strade, #idee. Questa profonda volontà di cambiamento negli ultimi tre mesi ha potrato tante persone a cinguettare da Nord a Sud generando 47.000 mila messaggi.

Tutti possiamo postare la nostra alternativa, se abbiamo un piano B da raccontare e proporre. Per me l’alternativa non è per forza una soluzione altra nel caso in cui la strada maestra sia troppo ripida o senza sbocco, è la soluzione creativa ai problemi, è guardare dove gli altri non vedono. Scorgere opportunità lì dove ci sono problemi.

Guardate come si sta diffondendo l’attenzione alla sostenibilità. Ci troviamo davanti all’impasse che se non decresciamo è a rischio la nostra esistenza. E in tanti piccoli gesti iniziamo a cambiare direzione. L’alternativa al consumismo sfrenato è il riciclo, il riutilizzo, il baratto. Usare quello che abbiamo in maniera diversa e creativa. Abbandonare le auto e prendere i mezzi o imparare ad andare in bicicletta. Riparare le scarpe! Dividere i nostri rifiuti e farci venire in mente idee su come trasformarli. Se nel vasetto della marmellata finito ci metto una pianta, se trovo il tempo di andare a prendere i detersivi sfusi, sono piccole deviazioni dal percorso che ci avrebbe portato a distruggere il Pianeta. E se vi sembra poco ricordatevi del proverbio cinese che ci fa da motto:

Se fai piani per un anno, semina grano. Se fai piani per un decennio, pianta alberi. Se fai piani per la vita, forma ed educa le persone“.

E la vostra idea di alternativa?

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