C’è qualcosa che non va, nell’uomo

Giocare a palle di neve, sparare fuochi d’artificio, osservare i pesci in un acquario. Cosa c’è di male in tutto questo? Alcuni dei recenti fatti di cronaca ci mostrano che qualcosa non va, nell’uomo.

Sì, perché costringere degli esseri viventi dietro ad una sbarra è già di per sé qualcosa di terribile e andare allo zoo ci rende colpevoli d’incentivare tali attività, ma lanciare palle di neve contro i leoni è da malati di mente. E’ accaduto in Cina.
Sparare fuochi d’artificio per festeggiare capodanno, chi non l’ha mai fatto? E’ divertente, ma a quale costo? Ve lo siete mai chiesti? Nonostante i tanti appelli di sensibilizzazione e i divieti di alcuni sindaci, anche quest’anno il post capodanno ci offre le solite desolanti notizie. Oltre ai feriti, si sono registrati picchi di smog dovuti alle enormi quantità di polveri sottili rilasciate dai botti, e nell’oscurità della notte migliaia di animali domestici e selvatici sono morti per infarto dallo spavento. Addirittura un orso in Italia si è svegliato dal letargo ed un orso polare è morto per lo stress dovuto al caldo ed ai botti (di Natale) in uno zoo a Buenos Aires.
Un vetro che esplode, tonnellate d’acqua si riversano sul pavimento. E’ una strage, muoiono per soffocamento tutti i pesci, gli squali e le tartarughe che vivevano in un acquario installato all’interno di un centro commerciale a Shanghai. Un incidente, certo, ma evitabile se questi animali non fossero stati prelevati forzatamente dal loro habitat naturale, trasportati su dei camion in chissà quali condizioni e gettati dentro quattro pareti di vetro. Una triste realtà molto sottovalutata riguardante tutti gli acquari, pubblici e casalinghi, che vede questi animali acquatici costretti in uno spazio limitatissimo per tutta la vita o finché un guasto, una cattiva gestione o un incidente non li uccida. Quanti di voi non hanno sulla coscienza un pesce rosso morto per incuria o perché caduto?

A rimetterci, è chiaro, sono sempre i più deboli, lo dice anche la selezione naturale, in questi casi però i più deboli, gli animali, ovvero coloro che non hanno voce né diritti, vengono vilmente sopraffatti da una legge diversa da quella della natura, questa è la dura legge dell’uomo. Un essere, senza voler fare di tutta l’erba un fascio, che è troppo spesso annoiato, superficiale, disinteressato, arrogante e senza morale.
Gli anni bui del medioevo per come ce li hanno insegnati a scuola sono lontani e andati, ma la realtà dei fatti ci dice che ci siamo ancora dentro, troppe sono infatti ancora le sfaccettature oscure della nostra società.

Fermiamoci ogni tanto e riflettiamo sulle conseguenze delle nostre azioni anche più banali. Forse non tutto quello che facciamo è giusto, pacifico e legittimo.