Nel secondo trimestre del 2018 la stima tendenziale delle emissioni dei gas serra prevede un leggero aumento rispetto all’anno precedente, pari allo 0,2% a fronte di una maggiore crescita del Pil (1,1%).
Sono chiamati gas serra quei gas presenti nell’atmosfera, che sono trasparenti alla radiazione solare in entrata sulla Terra, ma riescono a trattenere la radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre, dall’atmosfera e dalle nuvole. I gas serra possono essere di origine sia naturale che antropica, e assorbono ed emettono a specifiche lunghezze d’onda nello spettro della radiazione infrarossa. Questa loro proprietà causa il fenomeno noto come effetto serra.
Vapore acqueo (H2O), anidride carbonica (CO2), protossido di azoto (N2O), metano (CH4) ed esafluoruro di zolfo (SF6) sono i gas serra principali nell’atmosfera terrestre.
Si conferma quindi il disaccoppiamento tra l’andamento delle emissioni e la tendenza dell’indice economico, seppur di modeste dimensioni.
L’aumento che si riscontra è principalmente dovuto ai settori dei trasporti (1,3%), per un maggior consumo di gasolio per il trasporto su strada (2,8%) e del riscaldamento (3,1%). La produzione di energia registra, invece, una riduzione (-2,1%) dovuta prevalentemente alla sostituzione del carbone con il gas naturale. E’ quanto rivela l’Ispra in una nota.
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