Vacanze ecosostenibili in posti meravigliosi: l’esempio di Fuerteventura

Molte persone al giorno d’oggi scelgono una forma di vacanza green, seguendo una tendenza che piano piano si sta diffondendo sempre di più: il turismo sostenibile. Questi nuovi viaggiatori sono sempre alla ricerca della bellezza di posti, dei sapori autentici e incontaminati che raccontano le storie dei luoghi visitati. I turisti in questione scelgono di spostarsi a piedi, o al massimo utilizzano la bicicletta. Inoltre, amano passeggiare nei parchi e mangiare nei luoghi che garantiscono l’uso di prodotti locali e dove si possono trovare piatti tipici.

Sempre più utenti si avvicinano a questo tipo di turismo e scelgono mete caratteristiche, diverse dalle solite, privilegiando strutture alimentate magari ad energia rinnovabile.

Una delle destinazioni, in questo senso, può essere sicuramente la Spagna. Quindi, dopo aver risparmiato un po’ di soldi ed aver studiato un po’ il dizionario spagnolo, magari sfruttando anche le varie app disponibili, come Babbel ad esempio, si può partire alla volta di Fuerteventura, isola che fa parte dell’arcipelago delle Canarie. Ma perché proprio questa, tra tante mete disponibili? Beh, i motivi sono tanti.

L’unicità di Fuerteventura

Non è la più grande isola, né la più piccola. Di fatto è la seconda in ordine di grandezza, dopo Tenerife: per percorrerla tutta da nord a sud ci potete impiegare circa un’ora e mezzo di macchina. Denominata “La isla lenta”, Fuerteventura non conosce la vita mondana mondana ma dalla sua parte ha tanta natura, sport e impegno al benessere in generale. Isola più vicina alle coste africane, le giornate di sole sono lunghe e piacevoli, il vento è forte e le onde del mare sono gigantesche.

Tra spiagge e paesaggi meravigliosi

Oltre 150 chilometri di spiagge incontaminate, acque color smeraldo e sabbia bianchissima: è la destinazione giusta per chi vuole staccare dai propri ritmi di vita frenetici, è il posto giusto per ricaricarsi. Tra l’altro, secondo i nativi, i crateri dell’isola (tutti inattivi) sono fonte di linfa vitale. Non ci sono monumenti da visitare, ma le spiagge sono tante, tutte bellissime e diverse tra loro. Al sud la sabbia è dorata, in corrispondenza dei vulcani è nera e al nord e nel parco naturale delle dune di Corralejo (un pezzo di sahara su un’isola vulcanica) è bianchissima. Il Marocco, in linea d’aria, è a soli 90 kilometri, e i venti oceanici trasportano la sabbia del deserto fino alla costa est di Fuerteventura.

E non è finita qui. Le pendici brune dei vulcani ospitano le piantagioni di aloe: molto suggestive a seconda del ciclo di vita in cui si trovano, regalano all’isola colori e panorami portentosi e questa pianta rappresenta anche una risorsa importante per il commercio locale. La scogliera di El Cotillo invece è famosa per ospitare il beach break più bello di tutta Europa. A Lajares e a Corralejo potrete trovare numerose surfhouse (in alcune si può anche dormire) che affittano le tavole e organizzano lezioni.

L’unico monumento

Unico monumento, se così si può definire, è l’imponente edificio coloniale testimone della storia di Gustav Winter, personaggio molto misterioso che è stato protagonista di molte storie durante il periodo fascista. La leggenda vuole che la villa sia stata costruita in un punto tanto isolato per fare da base militare ai tedeschi durante la seconda guerra mondiale (la torre sarebbe servita come faro e punto di osservazione per abbattere gli aerei nemici) e come ipotetico rifugio finale per Hitler e Eva Braun. Secondo altri, poi, la villa sarebbe stata collegata al mare con dei passaggi sotterranei, utilizzati dopo il processo di Norimberga da alcuni condannati per raggiungere i sottomarini diretti in Sudamerica.

Fuerteventura “Riserva della Biosfera”

Nel 2009, inoltre, Fuerteventura è stata dichiarata “Riserva della Biosfera” dall’UNESCO, per merito della varietà di ecosistemi e di specie marine che popolano i mari, le coste e l’entroterra di quest’isola magnifica. Da parte dell’UNESCO sono arrivati anche altri riconoscimenti, sia per gli sforzi nello sviluppo del turismo sostenibile, sia perché l’isola rappresenta modello perfetto riguardo le direttive europee in materia di energie rinnovabili.