Cavallo stramazza al suolo e muore alla Reggia di Caserta

Sotto al sole, con questo caldo torrido, senza bere e compiendo sforzi enormi. Anche un animale forte e vigoroso come un cavallo, può non farcela. E morire così, davanti agli occhi di tutti.

Succede alla Reggia di Caserta, anno 2020. Non sembrano essere stati fatti passi in avanti sul tema della tutela degli animali. E un cavallo può morire perché il suo lavoro è trainare una “botticella”, una piccola carrozza destinata ai turisti della Reggia di Caserta.

Il caldo torrido l’ha ucciso. L’Enpa, Ente Nazionale per la Protezione Animali, ha subito tuonato: “le botticelle dovrebbero scomparire per sempre”.

Intanto, piano piano, si mettono insieme i pezzi che compongono la vicenda. Il cavallo è crollato al suolo proprio mentre trasportava una carrozza carica di turisti, in una giornata caldissima, ieri, a Caserta. Anche dalla Reggia arrivano informazioni.

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“Questa mattina uno dei cavalli del servizio carrozze ippotrainate, gestito in concessione dalla società Tnt, è deceduto. Gli organi competenti stanno effettuando in queste ore tutte le verifiche che il caso richiede. Il servizio è sospeso da domani. Esprimiamo profondo dispiacere per l’accaduto. ” si legge sul canale facebook ufficiale.

Intanto, da più parti, arrivano critiche mentre sulla morte del cavallo è stata aperta un’indagine dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Quello che si sa è che il cavallo è crollato al suolo proprio verso ora di pranzo, un’ora caldissima. Oltre l’Enpa, è arrivato anche il messaggio indignato di Francesco Borrelli e di Europa Verde

https://www.facebook.com/francescoemilio.borrelli/photos/a.489995131154383/1782500555237161/?type=3&theater

Si tratta di una notizia dell’ultim’ora data proprio da Borrelli: Ha suscitato tanta indignazione la notizia del cavallo, addetto al trasporto della carrozza per turisti alla Reggia di Caserta, stramazzato al suolo. Una vicenda segnalata da Europa Verde Campania.
Secondo i primi dati la situazione sarebbe più grave del previso, infatti il cavallo in questione non sarebbe stato registrato per quel tipo di compito.
“Abbiamo parlato con il sindaco e ci ha spiegato che il micro chip del cavallo non corrisponde a quello registrato nell’autorizzazione per quella carrozza e questo rende tutto ancora più grave.” –dichiarano il Consigliere Regionale dei Verdi-Europa verde Francesco Emilio Borrelli e l’animalista Rita Martone, coportavoce dei Verdi- Europa Verde nel casertano.

Di certo nelle prossime ore si saprà ancora qualcosa in più, di certo è un’orribile vicenda che, in questo torrido agosto, mette nuovamente al centro del dibattito pubblico e politico le questione relative agli sfruttamenti sugli animali.