Intervista Andrea LA Magna

Intervista al viaggiatore: Andrea La Magna

Torna la nostra rubrica dedicata ai viaggiatori: in questo episodio scambiamo due chiacchiere con Andrea La Magna, viaggiatore per hobby e poi per lavoro, che in attesa di un ritorno alla normalità ci ha parlato tra le altre cose del suo approccio ecosostenibile anche nei viaggi in crociera, che per lui rimangono “il modo più sicuro di vivere una vacanza”.

Qual è la tua storia e come si intreccia al mondo del viaggio?

Mi occupo di viaggi da ben 14 anni, all’epoca ero un organizzatore di piccoli eventi stagionali e gite, dopo poco tempo mi accorsi che amavo quello che facevo e così decisi di aprire una mia agenzia di viaggi. 
Inutile dire che i miei viaggi personali dovuti al lavoro ma anche alla passione aumentavano sempre di più, la cosa incredibile era che prima di iniziare a far questo lavoro, avevo una gran paura di volare, ma con il tempo mi sono abituato a risolvere del tutto questo problema.

Come è cambiato il tuo modo di viaggiare, durante la pandemia?

Tutto andava abbastanza bene, fin quando la pandemia mi ha privato di questo grande piacere, ma non del tutto.Difatti, anche nel 2020 i miei viaggi sono continuati, in misura minore ma li ho sempre fatti, mi sono infatti orientato su un paio crociere, che al momento rimangono probabilmente il modo più sicuro di vivere una vacanza.

Su Econote parliamo spesso di decrescita e sostenibilità. Riesci sempre a essere un viaggiatore ecosostenibile?

Provo sempre ad essere un viaggiatore eco sostenibile, in linea di massima adotto questo obiettivo quando ad esempio mangio, puntando sempre ai prodotti locali, meglio ancora se biologici, evito le grandi catene internazionali, acquisto prodotti di natura etica ed eco compatibili. 

La crociera a un occhio esterno e attento all’ambiente, può sembrare una soluzione dal grande impatto ambientale. è così?

E’ interessante notare che le ultime concezioni di navi da crociera, sono totalmente rivolte alla sostenibilità, sostitutendo l’uso di carburante  tradizionale ad esempio al posto di gas naturale liquefatto LNG, ed eliminando l’uso di tovaglie nei ristoranti, così come l’uso di prodotti in plastica.
Adesso manca certamente il contatto umano, che sta alla base di chi ama il turismo ed il reciproco scambio culturale, ma nei periodi in cui non ci sono restrizioni, adoro sempre fare dei viaggi ed escursioni orientati più alla natura.

Quali sono le piccole e le grandi scelte che fai per rispettare l’ambiente?

Nel rispetto ambientale cerco sempre di limitare gli spostamenti in auto, prediligo sempre quando possibile camminare a piedi, differenziare sempre i rifiuti e cerco di divulgare i miei valori a più gente possibile. Ho ridotto drasticamente l’utilizzo di prodotti in plastica, reso al minimo essenziale.

Dicci: un posto che ti ha deluso e un posto che ti ha sorpreso nei tuoi viaggi?

Il luoghi che mi hanno sorpreso maggiormente sono stati la Danimarca e la Bielorussia, i cittadini super educati, hanno cura maniacale per l’ordine e la pulizia, si fa un gran uso di biciclette nel caso della Danimarca e di mezzi pubblici in Bielorussia, impossibile non notare la cura parsimoniosa di strade e giardini pubblici.
Sono rimasto molto deluso dalle tipiche località dedite al turismo di massa sfrenato, il caos, il traffico, gli atteggiamenti bigotti delle persone, luoghi come Ibiza Mykonoss, Malta e similari vengono vissuti male dai giovani turisti, nonostante siano bellissimi posti da visitare.

Su Econote parliamo spesso di natura. Qual è stato il luogo naturalisticamente più bello che hai visitato?

Dal punto di vista naturalistico, il miglior posto che ho visitato è stato sicuramente il Nord della Thailandia, li si respira  e si gusta davvero una magica atmosfera, tra stupende cascate ed incantevoli foreste, noti veramente la sostenibilità degli ambienti nella sua completezza.

Quali saranno i prossimi viaggi, quando si potrà tornare a viaggiare?

Tra i miei progetti, non appena si potrà tornare a viaggiare ci sono il Vietnam e la Russia.

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