Foto: Quirinale.it
Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia escono come vincitori quasi unici di queste elezioni. Il successo delle urne il 25 settembre è stato molto importante, la Meloni è uscita vincente in molte regioni d’Italia, superando il 26% dei voti. Meno bene Lega e Forza Italia, con il 9 e l’8 per cento. Insieme però come coalizione hanno sfiorato il 45 per cento dei voti.
Bisogna prenderne atto e comprendere che il nuovo governo che ci ritroviamo ad aspettare sarà molto diverso dai precedenti, per temi, obiettivi, punti chiave del programma.
Ma qual è il programma della Meloni sull’ambiente?
Partiamo purtroppo dalla consapevolezza che, nonostante i tempi bui che stiamo vivendo, ambiente, ecologia, salvaguardia del pianeta, lotta al cambiamento climatico non erano centrali in quasi nessuno dei programmi politici italiani.
E in quello di Fratelli D’Italia?
Se andiamo a recuperare in rete il programma del partito, notiamo come ci siano davvero pochi riferimenti a temi ambientali: la parola clima non compare mai, se non quando si cita in questo passaggio: “
“Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest’ultimo non preservo me stesso”, scriveva Ortega Y Gasset. Amare l’ambiente in cui viviamo non significa solo difenderlo dai cambiamenti climatici, dall’inquinamento, dalla distruzione della biodiversità: è l’unico modo per salvare noi stessi e i nostri figli dalla scomparsa di tutto ciò che di bello c’è nel mondo e della vita come la conosciamo. Per questo o ci occuperemo dell’ambiente o tutto il resto non conterà.”
Lo stesso dicasi per la parola Ambiente, con 9 occorrenze, tutte molto vaghe.
Così come è generico e senza riferimenti concreti questo lungo passaggio:
“Aggiornare e rendere operativo il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Combattere la siccità e l’inquinamento delle nostre acque e, al contempo, ripulire fiumi e laghi. Salvare il mare e il litorale, proteggendoli dall’erosione costiera, bonificando coste e fondali da rifiuti ed ecomostri. Realizzare gli obiettivi della transizione ambientale ed ecologica del Pnrr salvaguardando il sistema produttivo
colpito da anni di crisi, con particolare attenzione alle filiere industriali di difficile riconversione (ad esempio, l’automotive).
Giocare un ruolo attivo e propositivo nei prossimi mesi in Europa durante i negoziati del pacchetto Fit for 55, con l’obiettivo di difendere e tutelare gli interessi del sistema industriale e produttivo nazionale.
Piantare alberi per realizzare vere e proprie “cinture verdi” nelle città e promuovere la creazione, o il rifacimento, di giardini, orti urbani, parchi, boschi e riserve naturali da dare in gestione alle associazioni e in adozione alle scuole. Inasprimento delle pene, anche pecuniarie, per i piromani. Rafforzamento del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile, incentivi all’efficientamento energetico degli immobili residenziali e commerciali.”
Come si intende attuare tutto questo, Con quali step e quali procedure?
C’è uno spazio, anch’esso vago, dedicato alle rinnovabili:
“Creazione di una filiera produttiva italiana ed europea per le rinnovabili, le reti e gli accumuli, implementando la ricerca scientifica e tecnologica. Sviluppo di Smart cities per efficientare i consumi. Efficientamento energetico, a partire dal patrimonio immobiliare pubblico.
Promozione di comportamenti virtuosi che sappiano coniugare educazione ambientale, risparmio energetico ed economico. Predisposizione di un piano di emergenza per fronteggiare eventuali blackout energetici inattesi e prolungati.”
Nel programma della Meloni, infine, ci sono anche riferimenti al nucleare, quando in un passaggio si parla di “investire nella ricerca sul nucleare di ultima generazione”. Non è però spiegato quando e come.
Appaiono quindi realmente pochi gli obiettivi da raggiungere sul tema ambiente per Fratelli D’Italia, che evidentemente non ha fatto dei temi green uno dei suoi argomenti principali di dibattito. Però risulta necessario, per chiunque si al governo, riflettere puntualmente su questi temi, perché la crisi climatica è ormai inarrestabile e bisogna agire per fare qualcosa di concreto per il nostra paese.