Allarmanti i dati sulle anomalie cromosomiche

L’autorevole dott. Antonio Marfella, dell’Ospedale “Pascale” di Napoli, non manca mai di comunicarci tempestivamente dati e informazioni. Questa volta le notizie sono molto allarmanti e riguardano addirittura anomalie cromosomiche nelle donne al di sotto dei 35 anni. La notizia è riportata dall’Ansa del 25 gennaio 2009.

Il decreto Bindi (1998!) , quindi non il secolo scorso, ma non piu’ di venti anni fa, riportava i dati epidemiologici di anomalie cromosomiche nelle donne al di sotto dei 35 anni in 1 caso su 250 , cosa che non rendeva possibile porre a carico del SSN le conseguenti analisi genetiche di prevenzione.

oggi, i dati su oltre 200.000 analisi effettuate ci parlano di danno cromosomico evidente su 1 donna ogni 100 analizzate al di sotto dei 35 anni.

Posto che non possiamo criticare come sottostimati i dati cui si faceva riferimento nel 1998, appare in tutta la sua drammatica evidenza la conferma di come l’Italia sia ai vertici mondiali di come sia danneggiato il DNA della sua popolazione!

Oggi i giovani italiani tra i piu’ infertili del mondo, (e a Napoli e in Campania sempre un poco in piu’ della media nazionale), le nostre giovani donne primipare in eta’ fertile al di sotto dei 35 anni sono tra le piu’ a rischio di malformazioni genetiche del mondo, i nostri bambini ai picchi massimi nel mondo per tumori infantili.

L’appello del dottor Marfella è questo: “Dobbiamo ASPETTARE ancora altri dati per deciderci a comprendere come la prevenzione primaria e la tutela dell’ambiente di vita (città, scuola, fabbriche, campagne, ciclo dei rifiuti) siano ormai la trincea di prima linea di quello che dovrebbe essere un impegno politico e civile innanzitutto dei medici?”
E noi lo sposiamo in pieno. Tutto questo è inaccettabile e ingiustificabile, ma nessuno sembra interessarsene. Chissà se il nostro Ministro dell’Ambiente, On. prestigiacomo, è al corrente di queste informazioni o ha vagamente idea di tutto questo, quando avvalla l’ipotesi delle centrali nucleari o quando l’unica soluzione per lo smaltimento dei rifiuti che sa ipotizzare è quello delle discariche.