Il funerale del “Parco del Vesuvio”

Sarebbe bello tornare a parlare di Carpooling, infatti era quello il pezzo che stavo preparando per oggi. Sarebbe bello poter lodare tutti i giorni l’attenzione che stiamo tutti sviluppando intorno alle tematiche ambientali e ringraziare della partecipazione ai “Sun Day“, o ricordarvi che il 17 parte “Porta la Sporta“. Sarebbe bello, appunto.

Purtroppo però tutti i giorni ci sono notizie di discariche abusive scoperte a Capri, a Caserta, ci sono cose orribili che vengono scoperte e non trovano la ribalta. Si condividono così, fra chi ancora si informa, fra chi cerca di porsi domande anche se le risposte sono ben nascoste. Oggi c’è una notizia in più e riguarda il Vesuvio.

Sono andata sul sito del Parco Nazionale del Vesuvio e l’ho trovato così. Sacchetti neri di spazzatura cascano ai lati, “ornano” il sito internet, a dimostrazione che la faccenda non si è conclusa, anzi. Vi ricorderete che qualche settimana fa, vi abbiamo raccontato che collegandosi al sito del Parco Nazionale del Vesuvio appariva un banner: “Chiuso per lutto“. Scritto dal presidente dell’Ente Parco Vesuvio, Ugo Leone:Il Vesuvio si avvia a diventare una delle sette meraviglie della natura ma, il Parco nazionale che lo ospita potrebbe diventare la prima vergogna d’Italia“.

IL MOTIVO

Il Consiglio dei ministri lo scorso 10 febbraio ha dato il via libera alla realizzazione della seconda discarica, dopo quella «ex-Sari», nell’ex «cava Vitiello», entrambe situate nel comune di Terzigno, e nel cuore del Parco del Vesuvio. Un’area che, secondo i comitati antidiscarica, «diventerà presto un triangolo della morte e dei veleni». Da tempo nei comuni vesuviani si parla dell’apertura della maxi discarica di Terzigno. Una discarica che avrà la sua impietosa sede all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio.

Sono preoccupanti le ricadute sulla salute dei cittadini, sul turismo – proprio ora che il Parco registrava un incremento delle presenze – sull’economia. Gli agricoltori che rischiano di vedere compromessi i terreni fertili dell’area Vesuviana, ricca di produzioni agricole e vinicole, proprio perchè fra le più fertili. E l’appello dei numerosi “no” è rivolto proprio alle istituzioni.

Di oggi la notizia che sabato 17 aprile, alle ore 15.00, ci sarà un “Corteo funebre del Parco Nazionale del Vesuvio”, promosso dal comitato del movimento antidiscarica per protestare contro l’apertura della nuova discarica di Cava Vitiello in pieno Parco Nazionale, destinata ad accogliere ogni tipo di rifiuti.

Un´iniziativa provocatoria con tanto di manifesto funebre che sta viaggiando via tag sul social network e annuncia la prematura scomparsa del Parco Nazionale del Vesuvio, morto a causa dei duri colpi subiti a causa delle discariche. Il corteo consegnerà ai Sindaci di Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase un “papello” con il richiamo alle proprie responsabilità e affliggerà al portone dei quattro municipi interessati un manifesto di chiusura per lutto.

Chiudiamo come recitando lo stesso manifesto: “Si dispensa dai fiori e da chiacchiere inutili e si accettano sentite e convinte partecipazioni”.