RITORNANO LE ECO-BALLE: QUELLE DETTE IN TV

Leggiamo e vediamo ovunque riportate le testimonianze delle (sacrosante) proteste dei cittadini di Terzigno, preoccupati per la loro salute, soli sia contro lo Stato che contro la Camorra.

In questi giorni in cui l’emergenza rifiuti in Campania si riaffaccia sul panorama mediatico (per pura coincidenza nel momento in cui bisogna convincere la popolazione della bell’idea di fare altri 3-4 inceneritori in Campania, quando basterebbe quello di Acerra che è il più grande d’Europa), ritornano in supporto dell’incenerimento anche una serie di eco-balle raccontate da opinionisti, politici e girotondisti di turno: “gli inceneritori (ops, in radio, tv e giornali continuano a definirli “TERMOVALORIZZATORI”, a dispetto del monito della UE, che multa l’Italia per questo termine a dir poco fuorviante, a dirla tutta mistificatorio) sono necessari”. Altrimenti che ne facciamo della monnezza? Ce la mettiamo in testa?

Stranamente, nemmeno una volta, quando queste sciocchezze escono dalla bocca dei prezzolati di turno, c’è MAI in studio qualcuno in grado di ribattere con un semplice dato di fatto: L’ALTERNATIVA AGLI INCENERITORI NON SOLO ESISTE, MA E’ PIU’ CONVENIENTE, PER LA SALUTE, PER L’AMBIENTE E PERSINO DA UN PUNTO DI VISTA STRETTAMENTE ECONOMICO.

Ricorderei, visto che sui mass-media tradizionali manca quest’informazione, che esistono e funzionano in tutto il mondo IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO A FREDDO DEI RIFIUTI, ovvero TRATTAMENTO MECCANICO-BIOLOGICO (TMB), che si basano sulla divisione dei rifiuti per materiali, come una sorta di raccolta differenziata a valle, che riesce a “smontare” anche i materiali poliassemblati (cioè realizzati con carta e alluminio incollati insieme, ad esempio) con procedimenti tutto sommato semplici, come vasche d’acqua in cui la carta e i materiali leggeri vengono a galla mentre quelli pesanti finiscono sul fondo e simili ritrovati delle leggi della fisica, come forza di gravità e galleggiamento dei materiali. Il tutto SENZA BRUCIARE UN ACCIDENTI. E visto e considerato che qualsiasi cosa, anche innoqua di per sé, laddove bruciata si trasforma in nanoparticelle tossiche e invisibili nonché impossibili da fermare o gestire, direi che il TMB è non solo un’alternativa all’incenerimento, ma anche l’unica soluzione possibile. Del resto, in un mondo che ha bisogno di più aria pulita e meno inquinamento, laddove si possa scegliere tra bruciare e non bruciare, sempre meglio la seconda opzione.

Adesso passiamo all’analisi strettamente economica: qualcuno potrebbe pensare che il problema che ferma i politici di fronte al TMB riguardi i costi. Dunque facciamo un po’ di raffronti: la costruzione di un inceneritore costa in media 360 MILIONI di EURO (quello di Acerra è costato 460 milioni di euro). A questo vanno aggiunti costi (altissimi) di gestione e l’effetto collaterale non indifferente delle ceneri tossiche che devono essere interrate da qualche parte con procedure di sicurezza degne di un ordigno nucleare, in quanto sono pericolosissime e INDISTRUTTIBILI. Questo senza contare i miasmi tossici che escono dalle ciminiere, che non è poco già di per sé.

Un impianto per il trattamento a freddo, che non brucia e non inquina, costa, udite udite, 10 MILIONI DI EURO. Cioè, UN IMPIANTO PER IL TRATTAMENTO A FREDDO DEI RIFIUTI, CHE NON INQUINA, NON E’ DANNOSO PER LA SALUTE, CHE CONSENTE DI RICICLARE I MATERIALI E RIVENDERLI, QUINDI REIMMETTERLI NEL CICLO PRODUTTIVO, SOTTRAENDOLI DA DISCARICHE E INCENERITORI, CON VANTAGGI ECONOMICI PER LA COMUNITA’, EBBENE UN IMPIANTO TMB COSTA UN CINQUANTESIMO DI QUANTO COSTA UN INCENERITORE.

Ma di che stiamo parlando allora?

Se queste cose le so io che faccio fumetti e non politica e nemmeno sono uno scienziato, come mai non ritrovo mai in tv, radio e giornali, in bocca a giornalisti e politici, MAI una voce che ricordi quanto ho scritto adesso, ma che ho detto, sentito, scritto e riscritto fino alla nausea, facendoci persino un libro a fumetti?

Perché Rutelli ad Omnibus su La7 ieri mattina faceva finta di non sapere? Perché i politici invitati a Linea Notte su RaiTre la sera prima fingevano di non sapere? Perché sull’Espresso di questa settimana c’è ancora una volta in copertina Veronesi, che HA OSATO DIRE IN DIRETTA TELEVISIVA NAZIONALE IN PRIMA SERATA TV CHE GLI INCENERITORI COMPORTANO RISCHIO PARI A ZERO, PER POI AMMETTERE, SERRATO DALLE DOMANDE DI PRIVATI CITTADINI (NON DI GIORNALISTI DELL’ESPRESSO, PURTROPPO) CHE DI INCENERITORI NON SA NULLA? SI PUO’ DEDICARE UNA COPERTINA A UN PERSONAGGIO COSI’ POCO CHIARO, FACENDO FINTA D NULLA? E STO PARLANDO DI UN GIORNALE PRESUNTO SERIO, NON DI UN TEATRINO DI MARIONETTE.

Perché voglio ben sperare che politici e giornalisti non ignorino le informazioni sull’esistenza di una più che valida alternativa all’incenerimento, altrimenti che si dimettano subito, per incapacità di intendere e di comunicare. Anzi, si dimettano in ogni caso, perché far finta di non sapere è ancora più grave.

(la vignetta mostra l’inaugurazione-farsa dell’inceneritore di Acerra, aprile 2009)