Una settimana difficile

Quella che si chiude oggi è stata una settimana difficile da raccontare. Qualsiasi altra notizia che riguardi l’ecologia impallidisce di fronte a quello che in questi giorni sta succedendo in Campania.

Mi tornano in mente immagini che prendono forza dal loro essere contrapposte. Il viso di Carla insanguinato e le scene di guerriglia fra cittadini e forze dell’ordine, la forza delle mamme vulcaniche e l’inadeguatezza dei “nostri rappresentanti” prendere decisioni sui rappresentati, belli, puliti e distinti seduti intorno a un tavolo. Su tutto aleggia una frattura fra le istituzioni e la società civile che non potrà essere recuperata “in dieci giorni”.

Questa settimana si è detto di tutto. Nel resto del Paese ancora una volta c’è stato qualcuno che ha detto: eccoli lì. Non vogliono fare la raccolta differenziata, non vogliono le discariche. I soliti napoletani, i soliti meridionali.

Abbiamo provato a raccontarvi che la realtà è diversa dalle “eco-balle” che raccontano in tv, come ha scritto Simona, che siate propensi a crederlo o meno.


C’è anche qualcuno che si è preso la briga di venire a Napoli e fare un servizio sulle “Ragioni della protesta”. Ringrazio Giovanni per questo.

Ha parlato con le persone alla rotonda di Boscoreale, ha intervistato Tommaso Sodano (Ex membro commissione inchiesta ecomafie) che ha chiarito che alla camorra interessa che venga fatta la discarica e quindi è difficile immaginare che dietro ai “no” ci sia la criminalità, Nicola Capone (Coordinamento regionale rifiuti) che dice: “Da noi è sospesa la Costituzione”, Debora Chiaviello (avvocato Comitato Serre) che sottolinea le deroghe dietro l’apertura delle discariche, Don Vito, Parroco di Terzigno è il più duro con le istituzioni che definisce “indegne” e Maria Rosaria Esposito (Le Ginestre Terzigno) rimarca l’inquinamento delle falde acquifere di cui la popolazione non era stata informata.

Guardate il servizio sul CorriereTV.

Questa vuole essere la nostra Rassegna della domenica questa settimana.