Dal 2011 addio ai sacchetti di plastica

foto da thekitchn.com

Sarà il nostro ultimo Natale coi sacchetti di plastica? Forse. Infatti, dal primo gennaio 2011 non potranno più essere commercializzati. Tra pochi giorni, nei negozi, saranno in vendita solo quelli classificati come «biodegradabili». Anche se ci sarà flessibilità, almeno all’inizio: i supermercati avranno tempo fino al 30 aprile per smaltire le scorte di sacchetti, mentre grandi strutture fino al 31 agosto e i negozi più piccoli fino al 31 dicembre 2011.

Un grandissimo successo questo, che ci mette al passo con altri paesi che in Europa e nel mondo hanno già da tanto tempo abolito la plastica dai sacchetti.

E ora che tipo di sacchetti ci saranno? I negozi venderanno i biodegradabili, come già detto, ma ci saranno anche quelli di carta mentre, per le spese più pesanti, consigliamo a tutti l’acquisto di una o due shopping bag di tela, di iuta o qualsiasi altro materiale resistente, che possa tranquillamente sostenere il peso di una spesa, anche settimanale.

Invece, per riconoscere i sacchetti amici dell’ambiente, bisogna cercare il numero della norma europea En 13432 (“Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione – Schema di prova e criteri di valutazione per l’accettazione finale degli imballaggi”) stampato sul sacchetto stesso.

Non sono però mancate le polemiche negli ultimi giorni. Ad esempio Enrico Chialchia, direttore di Unionplast, ha fatto notare la mancanza di decreto attuativo, e quindi nessun procedimento approvato, né tanto meno regime di sanzioni. Ha risposto però subito il senatore Francesco Ferrante, già direttore di Legambiente, smentendo questa mancanza e, soprattutto, facendo notare l’inutilità del decreto attuativo per l’entrata in vigore del provvedimento.

Quindi, cosa c’è da aspettarsi? Certo non un azzeramento totale dei sacchetti nel prossimo anno, ma un netto cambiamento di tendenza, bisogna dirlo, grazie anche all’intervento del ministro Stefania Prestigiacomo, che si è molto battuta per l’attuazione di questo procedimento, soprattutto nel momento in cui sembrava che l’abolizione dei sacchetti di plastica sarebbe dovuta slittare di un altro anno. E, proprio successivo al suo ultimo intervento per evitare un’ulteriore proroga di un anno all’attuazione è stato l’annuncio della sua uscita dal Pdl.

La progressiva messa al bando dei sacchetti di plastica non potrà che avere grandi effetti sull’ambiente: basti pensare al fatto che un sacchetto di plastica sopravvive nell’ambiente per centinaia di anni, causando spesso la morte sia dei pesci che di altri animali, ed è anche difficile da riciclare. Una piccola vittoria, questa, che ci fa ben sperare per il futuro, no?