Oggigiorno (più di ieri) siamo “bombardati” dalla parola (e non solo) radiazioni. Proprio in questo contesto, sul sito xkcd (un sito abbastanza singolare creato da Randall Munroe, ex-consulente NASA) è stato pubblicato un grafico interessante sulla quantità di radiazioni che assorbiamo ogni giorno.
L’unità di misura della dose equivalente di radiazioni è il Sievert (Sv), che quantifica gli effetti sull’organismo. Per prendere dimestichezza basti pensare che circa 2 Sv in una persona inducono sintomi come nausea, perdita di capelli ed emorragie, mentre un quantitativo di 6 Sv provoca la morte.
Ogni giorno siamo “naturalmente” irradiati, tanto che in un anno assorbiamo 2,4 mSv (1 mSv = 0,001 Sv). Volare da New york a LA ci costa 40 microSv (1 microSv = 0,001 mSv). Una radiografia al torace invece ci espone a 20 microSv. Considerando che 0,1 microSv vengono assorbiti mangiando una banana, ne dovremmo mangiare 2 milioni in una volta per poter subire i sintomi da radiazioni di cui prima (anche se i primi sintomi a farsi sentire, sarebbero ben altri).
Nei giorni 16 e 17 marzo, a 50 Km da Fukushima si era esposti a 3,6 mSv.
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