Ciao amici eco-nauti!
Con l’arrivo della primavera perché non fare un bel viaggio da turisti, anzi…da cicloturisti? È sicuramente il modo più affascinante e avventuroso per viaggiare in bicicletta, ( o con la variante treno + bici o per i meno avventurosi possono rischiedere un supporto ad agenzie specializzate per il trasporto dei bagagli) per chi ama la bici, l’ambiente, sa adattarsi agli imprevisti ed ha una gran voglia di vedere il mondo! Ovviamente occorre un adeguata preparazione e organizzazione tecnica, che spazia dal pedalare tante ore in bici, fino a saper cambiare gomme e catene del nostro mezzo di trasporto.
Infatti chi viaggia in bicicletta necessita di: l’assistenza tecnica alla bicicletta; la ristorazione ed il pernottamento; la cartografia degli itinerari; le informazioni relative ai luoghi incontrati e le iniziative locali; le indicazioni circa i percorsi protetti al riparo dai pericoli del traffico motorizzato; all’utilizzo combinato di trasporto ferroviario o sull’acqua. E siamo solo alle fasi preparatorie…
Eppoi si sa…non tutte le bici sono uguali!
La bicicletta da corsa, o da strada, è ok sull’asfalto, ma out su tutti gli altri fondi stradali; la mountain bike invece è indispensabile per percorsi fuoristrada o misti e consente un carico maggiore, ma non è il massimo sulla strada; spesso e volentieri un buon compromesso sono le biciclette ibride, che hanno caratteristiche sia della bici da strada sia della mountain bike.
E per il bagaglio?
Dimenticate lo zaino in spalla: in questo caso scomodo e pericoloso per la schiena, pertanto occorre dotare la bicicletta di portapacchi, a cui andranno fissate apposite borse da viaggio (a meno che non si vuole inviare il bagaglio via treno). La maggior parte del carico andrà sul portapacchi posteriore, che dev’essere quindi robusto. Viceversa il portapacchi anteriore dovrà contenere invece un bagaglio leggero, per mantenere stabile e sicura la bici.
Ok, adesso che siamo pronti, possiamo partire… magari alla volta della Pianura padana!
Un bellissimo percorso cicloturistico alla portata sia di neofiti sia di esperti, (perché si svolge su un terreno pianeggiante, in parte su ciclabile esclusiva sulla strada FE 101 del Burana, in andata e ritorno) e in parte su strade secondarie a basso traffico è quello che si snoda per circa 90 km fra Ferrara e Cento, nelle terre dell’alto Ferrarese, ad ovest di Ferrara. Si tocca la provincia di Modena, si attraversa un paesaggio agrario dominato da frutteti e colture cerealicole, tra il Panaro a nord e il Reno a sud. Meta artistica è il centro storico di Cento, con i suoi palazzi, i musei e la Rocca.
Per il ritorno, si passa solo per un tratto su sterrato a lato del Cavo Napoleonico, nel percorso di ritorno verso Santa Bianca.
Insomma, un modo perfetto di viaggiare rispettando l’ambiente e… mantenedosi in forma!
Ti piace l’itinerario proposto? Scarica la mappa Ferrara-Cento!
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