Tifo Murino a Napoli, dopo 20 anni

Erano ormai circa 20 anni che non si verificava un caso di Tifo Murino a Napoli. Alle fine di Giugno, un paziente già immunodepresso è stato ricoverato (e da giorni dimesso) al Policlinico della Federico II.

Il Tifo Murino è differente da quello provocato dal batterio Salmonella (Tifo Addominale). Infatti l’agente eziologico è Rickettsia Mooseri (bastoncelli viola nella figura affianco), un batterio trasmesso dalla puntura delle pulci dei ratti comuni.

Attualmente questa patologia è diffusa in zone tropicali e con scarsa igiene.

La vittima pare sia stata infettata verso la metà di maggio. La connessione tra “l’emergenza” rifiuti e il caso è immediata.

Effettivamente l’accumulo di rifiuti in città, ha creato un luogo adatto per la riproduzione dei ratti, aumentando così il rischio della diffusione di malattie trasmesse da questi animali. Molti esperti, tra cui la docente di Igiene della Federico II Maria Triassi, ritengono la situazione allarmante.

È tuttavia ancora da accertare la relazione tra l’emergenza rifiuti ed il caso di Tifo Murino. Ma è un fatto che la probabilità di epidemie aumenta con il diminuire delle condizioni igieniche. Come è un fatto che Bassolino, Iervolino, Pansa e Caldoro, siano indagati per Epidemia Colposa.