Cetacei in difficoltà alle Isole Faroe, la popolazione si mobilita

Dal nord Europa giunge una storia di solidarietà che ha visto come protagonisti dei capodogli finiti in acque troppo basse alle Isole Faroe.

L’episodio è accaduto poche settimane tra le coste delle isole di Esturoy e Streymoy facenti parte dello splendido arcipelago delle Faroe, collocate a metà strada tra Scozia ed Islanda. Avevamo già parlato di queste isole e ironia della sorte in merito alla tradizionale caccia alle balene pilota praticata ancora oggi.

Diverse persone del posto appena avvistati i cetacei in difficoltà, quattro in tutto, si sono mobilitate insieme ad esperti locali e stranieri per tenerle sotto controllo e, nel limite del possibile, per aiutarle a ritornare in acque più alte. Le operazioni durate qualche giorno hanno avuto esito positivo solo per due di queste.

Faroe
Foto: Rúni Nielsen

Su internet sono comparsi diverse foto e video. Il più cliccato riguarda quello dell’esplosione di un capodoglio morto. Il fatto merita un chiarimento in quanto molti hanno sostenuto sia stato catturato e ucciso dai Faroesi, invece è stato prelevato morto dall’acqua, dopodiché il suo corpo è stato aperto per evitare che i gas prodotti all’interno dalla putrefazione potessero gonfiarlo ancora di più e rendere la sua esplosione pericolosa.

C’è però un video che ha avuto poca diffusione ed è quello che vede una ragazza faroese, Anna Louisa Joensen, mentre suona una melodia con l’intento di alleviare la sofferenza di un capodoglio ferito. Un gesto davvero commovente che merita di essere visto.

Le cause di questo spiaggiamento non sono note, forse un semplice disorientamento o come alcuni sostengono i motivi sono da ricondurre al solito inquinamento acustico dovuto ai sonar militari o alle rilevazioni sismiche come mostra questa mappa.

Prima di chiudere, una curiosità. Erroneamente il capodoglio viene definito una balena e, anche se ha molto in comune con questa, appartiene agli odontoceti come i delfini. Deve il suo nome ad un organo che ha sul capo, lo spermaceti, che è colmo di una sostanza oleosa confusa in passato con lo sperma (in inglese sperm whale). E’ tra i più grandi animali viventi al mondo e può misurare fino a 18-20 metri di lunghezza.

Foto copertina: Hiroya Minakuchi