Pop, collaborativa e civile, nel senso che sa rendere felici le persone. È questa l’economia in cui farà incursione Percorsi tra economia e felicità, una delle quattro sezioni dell’ISAO Festival, in onda da settembre a novembre tra Torino e Ivrea. XXIII edizione della rassegna ideata dal Mutamento Zona Castalia, che tra sacro e profano prosegue la ricerca della felicità, spaziando dal teatro alla musica, fino all’economia della condivisione e del bene comune.
Di economia civile si occuperà in particolare la prima sezione che dal 15 al 17 settembre racconterà pratiche, storie, comunità e persone protagoniste di questo paradigma basato sulla collaborazione solidale, in cui il profitto c’è ma non è il fine bensì un mezzo.
Un’economia al servizio dell’uomo e della terra, che tiene conto della loro felicità. “Se prendiamo il significato etimologico della parola, ne ritroviamo il senso: economia è la gestione della casa, il prendersi cura della casa, sia privata sia pubblica, che è la via per stare bene e essere felici. Economia allora come cura, in grado di garantire il benessere e la felicità delle persone”, spiega Nadia Lambiase, presidente di Pop Economix, l’associazione che da un paio d’anni cura la sezione insieme alla Scuola di Economia Civile.
Saranno loro a offrire nelle due città simbolo Torino e Ivrea dialoghi, reading, pranzi a tema, laboratori, tour nei luoghi dell’economia felice e spettacoli che raccontano la crisi e l’economia che “fa girare il mondo”, riservando uno sguardo umanistico e poliedrico che mescola impresa e benessere, lavoro e relazione, crisi e rinascita.
Tra un pranzo e uno swap-party si parlerà di montagna, decrescita felice, agricoltura sociale, recupero (di luoghi e materiali) e di cambiamento. E proprio lo spettacolo d’inchiesta “La realtà è più avanti, viaggio nell’Italia che cambia” del giornalista Daniel Tarozzi chiuderà sabato sera a Torino i Percorsi tra economia e felicità, raccontando le storie di chi ha avuto il coraggio di provare e trovare un’altra via.
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