Vi è mai capitato di scoprire un luogo, un itinerario o una tradizione così per puro caso? A noi di econote è successo il mese scorso con il sito di Cetrella.
Tutto è cominciato nella libreria/caffetteria del museo MADRE di Napoli. Durante una visita tra i volumi che in genere riguardano gli artisti che espongono (o hanno esposto) nelle varie sale ci ha colpito un titolo: “Le api dell’invisibile“, l’autore è Rainer Maria Rilke poeta austriaco. In questo volumetto suo scritto è in lingua madre e tradotta nella pagina accanto. Lo sfogliamo e tra poesie, requiem e lettere troviamo argomenti interessanti; lo acquistiamo per soli 9 euro.
Rientrati a casa iniziamo a leggere e facciamo una scoperta, una poesia parla di un eremo che si trova sul monte Solaro sull’isola di Capri dove il poeta ha passato un breve periodo, cosa molto frequente per gli artisti originari del nord e centro Europa tra il settecento e gli inizi del novecento,
Il componimento si rivolge alla Vergine Maria, a cui la piccola chiesa è dedicata, in modo quasi confidenziale, come ad una vecchia amica e descrive i luoghi tutto intorno, dove ormai nessun eremita già allora viveva più da anni: l’erba che odora di limone, che da il nome alla località (Cetrella), l’alloro che ancor oggi possiamo ammirare nei pressi della struttura gotica, il sentiero ombreggiato e le foglie mosse dal vento.
Dopo una breve ricerca sul web non facciamo fatica a trovare un percorso sul monte solaro che comprende una visita all’eremo e ci accorgiamo che questo luogo, panoramico e meraviglioso, è molto più famoso all’estero che in italia a giudicare dai risultati in lingua straniera sui principali motori di ricerca, forse grazie proprio agli scritti di Rilke
La chiesetta è consacrata ma non è sempre aperta perchè la salvaguardia e la promozione di questi luoghi è affidata ai volontari, “Gli amici di Cetrella”, contattandoli è possibile visitare la struttura anche al suo interno.
Di certo non abbiamo scoperto un luogo sconosciuto, probabilmente chi ha una buona conoscenza di Capri o semplicemente ha potuto passarvi un periodo più lungo della solita toccata e fuga che in genere i napoletani e i turisti riservano a quest’isola meravigliosa, conosce bene quest’eremo, il monte solaro e il panorama stupendo che da qui si può ammirare. Ma non è questo che ci ha spinto a scrivere, bensì il fatto che sia stato del tutto casuale e sia scaturito dalla passione per la poesia che in teoria con le passeggiate nel nostro territorio, altra nostra grande passione, non dovrebbe centrare nulla.
Cosa ne pensate?
Conoscevate gia i luoghi descritti in questo articolo?
Anche voi avete avuto epifanie come le nostre?
Commentate siamo curiosi!
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