In questo ultimo periodo c’è stata una grande discussione intorno al Decreto Foreste in corso di approvazione. Secondo le centinaia di firmatari dell’appello, tutti provenienti da enti importanti e impegnati nel settore ambientale, il decreto è per questo si è reso necessario un Appello tecnico-scientifico sul nuovo Testo Unico Forestale inviato al Presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio dei ministri al ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e a quello dell’ambiente, poiché si tratta di un provvedimento basato su visioni e informazioni scientificamente insostenibili. Ecco il testo completo dell’appello (anche a questo link)
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Oggetto: Appello al Presidente del Consiglio dei Ministri on. Paolo Gentiloni e al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, perché non venga adottato il Decreto Legislativo recante “Disposizioni concernenti la revisione e l’armonizzazione della normativa nazionale in materia di foreste e filiere forestali, in attuazione dell’art. 5 della legge 28 luglio 2016, n. 154”.
Si sottolinea che le nostre iniziative di critica e ferma opposizione al nuovo decreto forestale non muovono da interessi personali di sorta, diretti o indiretti e che la nostra azione è svolta in completa terzietà, ispirata unicamente da scienza e coscienza e dall’amore per il nostro Paese.
La legge in itinere ha ricevuto severe critiche da parte di 264 Accademici da tutta Italia, oltre 220 esperti di diverse discipline, dai Consigli regionali di Italia Nostra Onlus e da molte altre Associazioni e Comitati diffusi sul territorio nazionale. Siamo mossi da preoccupazioni per i prevedibili danni economici, ecologici e sociali al patrimonio forestale e al paesaggio italiani che la nuova disciplina aprirebbe, se non adeguatamente corretta. Medici per l’Ambiente e Rete di Scienziati “Energia per l’Italia” hanno lanciato una petizione che ha raccolto quasi 15.000 adesioni per fermare il provvedimento, pericoloso per la salute per la composizione chimico-fisica delle emissioni delle centrali a biomasse.
In questi giorni sono comparsi su giornali e altri media anche comunicati a favore dell’approvazione del D.Lgs. Tra le argomentazioni di chi si è pronunciato a favore, ve ne sono molte del tutto evasive delle critiche puntualmente sollevate, altre del tutto prive di basi scientifiche e foriere di inaccettabili conseguenze negative.
Per concludere
Questa legge è fatta in modo frettoloso, contrasta con diverse altre discipline che regolano la materia e presenta profili d’incostituzionalità. Non è condivisa da gran parte del Paese, la cittadinanza è intervenuta con forti prese di posizioni pubbliche, petizioni e appelli. Non è condivisa neppure da forze politiche oggi candidate legittimamente a esprimere un nuovo governo. Si basa su presupposti antiscientifici come quello secondo cui il bosco morirebbe senza l’intervento costante dell’uomo e che “l’abbandono” sarebbe responsabile del loro degrado e addirittura degli incendi. Ha un’impostazione produttivistica, utile solo al profitto immediato delle industrie del pellet e delle grandi centrali elettriche a biomasse, peraltro assai inquinanti, che oggi proliferano solo grazie agli incentivi statali senza i quali non hanno competitività di mercato. Il peccato originale di questa legge è di aver ignorato che la sostenibilità, per l’ONU e per la UE, si basa sullo sviluppo contestuale e armonico di tre fattori: economico, ecologico e sociale. Per completezza andrebbe aggiunto il fattore culturale. Per i motivi espressi riguardo all’iter procedurale e i contenuti del D.lgs, meglio argomentati nell’Appello in allegato, riteniamo che questo progetto di legge non debba essere approvato.
I Sottoscrittori
Alleanza Beni Comuni (ABC) Pistoia
Associazione ABC (Agricoltura Biologica Calabria) Sant’Onofrio (VV).
Amico Albero – Mestre
Associazione dei Comuni Virtuosi
Associazione La Piccola Cometa Alessia Bellofatto, Baiano Avellino
Associazione Asud Roma
Ass. Acqua Bene Comune Pistoia e Valdinievole
Associazione per i Diritti dei cittadini Toscana (ADIC Toscana)
AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica)
Associazione Respiro Verde Legalberi
Associazione Progetto Gaia Ospedaletto Euganeo (Padova)
AsSIS (Associazione di Studi e Informazione sulla Salute)
Centro Documentazione dei conflitti ambientali
Centro Italiano Studi e Documentazione degli Abeti Mediterranei (CISDAM)
Centro Parchi
Comitato Ambientale di Casale (Prato)
Comitato acqua potabile (presidente Raimondo Chiricozzi) Comitato Provinciale di Viterbo AICS (associazione italiana cultura e sport (presidente Raimondo Chiricozzi)
Coordinamento Nazionale per gli Alberi e il Paesaggio ONLUS
Coordinamento Nazionale bonifica armi chimiche CNBAC (presidente Raimondo Chiricozzi)
Ecoistituto Abruzzo
Ecoistituto del Veneto – Mestre-Venezia
European Consumers
Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio
Forum Toscano Movimenti per l’acqua
GRUPPO DI RICERCA SULLE TECNOLOGIE APPROPRIATE – CENTRO DI INFORMAZIONE NON VIOLENTA (G.R.T.A. – C.I.N.) Cesena
Humus, Rete sociale per la biagricultura italiana, Bologna
ISDE Italia (International Society of Doctors for Environment) Associazione Medici per l’Ambiente
Italia Nostra Abruzzo
Italia Nostra Calabria
Italia Nostra Campania
Italia Nostra Lazio
Italia Nostra Lombardia
Italia Nostra Piemonte
Italia Nostra Sardegna
Italia Nostra Sicilia
Italia Nostra Toscana
Italia Nostra Veneto
Italia Nostra Sezione Bolzano (Alto Adige)
Italia Nostra Sezione Forlì
Italia Nostra Sezione Vulturealtobradano ( Basilicata)
“Mamme per la Salute e l’Ambiente Onlus” di Venafro (IS)
Medicina Democratica onlus
Minerva P.E.L.T.I. Onlus
Movimento dei Consumatori – Mestre Ve
Movimento Legge Rifiuti Zero per l’economia circolare Aps
Rete della Resistenza sui Crinali (Bologna)
Società Italiana per il Restauro Forestale (SIRF)
Società italiana per la storia della fauna “G. Altobello” onlus
Stop al Consumo di Territorio
VeneziAmbiente-EcoMuseo della Laguna- Marghera Ve
Zero Waste Lazio
Zero Waste Sardegna
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