Plastica monouso: cosa sta cambiando grazie alla direttiva europea?

In Europa è stop alla plastica monouso: in linea con il Green Deal, un patto di iniziative volte a condurre gli Stati Membri verso un modello di economia circolare più equo e rispettoso per la natura, l’UE ha introdotto la direttiva SUP (Single Use Plastic).

Si tratta di una normativa comunitaria finalizzata a ridurre l’impatto che i materiali plastici monouso non biodegradabili e non compostabili hanno sull’ambiente: oggi si stima infatti che i 10 oggetti SUP di uso più comune rappresentino oltre il 70% dei rifiuti plastici dispersi sulle coste e nei mari, ai quali sono associati danni incalcolabili sul benessere dell’uomo e degli ecosistemi marini.

La direttiva SUP (Single Use Plastic) in Italia

Con l’introduzione della direttiva SUP, gli Stati Membri si sono impegnati a porre in essere tutte le misure necessarie al contrasto della plastica monouso e, con il decreto legislativo 8 novembre 2021, n.196, in vigore in Italia dallo scorso 14 gennaio, anche il nostro Paese si è adeguato alle disposizioni europee.

Lo scopo è quello di prevenire la produzione di rifiuti e dare il via a un cambio di rotta nelle scelte di consumo, in modo da incentivare l’adozione di uno stile di vita quanto più possibile plastic free.

L’Italia ha recepito la direttiva SUP promuovendo l’acquisto e l’utilizzo di prodotti riutilizzabili o realizzati con materiali biodegradabili e compostabili certificati, conformi agli standard europei delle norme UNI EN 13432 e UNI EN 14995.

Lyreco, realtà leader nella fornitura di prodotti per l’ufficio, ha fatto luce su questi aspetti stilando una guida su cosa prevede la direttiva europea sulla plastica monouso, così da permettere di capire quali sono le misure da adottare per dare il via alla rivoluzione green.

Cosa prevede la direttiva SUP

La direttiva SUP limita il ricorso agli oggetti in plastica usa e getta attraverso tre tipologie di misure.

La prima riguarda ildivieto di produzione e di immissione sul mercato di elementi plastici considerati estremamente dannosi per l’ambiente come posate, piatti, bastoncini di cotone, agitatori per bevande, contenitori in polistirolo espanso e prodotti in plastica oxo-degradabile, prevedendone la sostituzione con prodotti più sostenibili.

La seconda pone l’accento sulla marcatura dei prodotti, che deve riportare informazioni sull’eventuale presenza di plastica, sull’impatto che la dispersione o l’errato smaltimento potrebbero portare all’ambiente e sulle modalità per il corretto smaltimento. La terza è finalizzata invece a ridurre l’utilizzo della plastica monouso sia attraverso misure di sensibilizzazione sia attraverso accordi con imprese, enti pubblici e privati e associazioni di categoria. Com’è facile intuire, l’adeguamento dell’Italia alla direttiva UE comporterà un cambio di rotta non solo nel privato, ma anche nelle attività commerciali e negli uffici, che dovranno riorganizzarsi per aumentare il loro impegno nella quotidiana lotta alla plastica.

Direttiva SUP: i primi passi per un mondo plastic free

Per adeguarsi alla direttiva UE, sarà necessario ripensare le proprie abitudini di consumo, ricordando che, fino a esaurimento delle scorte, sarà ancora possibile trovare in commercio alcuni articoli vietati.

La guida redatta da Lyreco ricorda di prestare attenzione alle etichette dei prodotti e sottolinea l’importanza di adottare a casa, in ufficio e in tutti gli ambienti di lavoro, prodotti ecologicamente più sostenibili.

Difatti, fermo restando che l’adozione di scelte di vita completamente plastic free siano sempre da preferire, oggi è possibile optare per soluzioni più green, che comprendono tazzine e bicchieri in PLA, proveniente da mais e canna da zucchero, soluzioni in R-PET, derivanti da riciclo del PET, e bicchieri in cartoncino o bagassa e PLA o PE, fabbricati a partire da materiali naturali e plastici. Inoltre, si possono sostituire gli oggetti non più commerciabili con alternative completamente prive di plastica come palette e posate in legno, piatti in fibra compostabile e cannucce in carta certificata FSC.