Come scegliere i termosifoni senza commettere errori

Oggigiorno esistono varie tipologie di sistemi di riscaldamento per abitazioni, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità. Tra i più conosciuti è possibile sicuramente citare i classici condizionatori, le stufe elettriche, i radiatori, oppure i termosifoni. Decidere quali installare non è una cosa semplice, basti pensare che anche volendo prendere in considerazione solamente questi ultimi, sul mercato ne esistono di varie tipologie, il che potrebbe rendere molto ardua la scelta. Prima di procedere quindi con l’acquisto potrebbe essere estremamente utile informarsi sulle caratteristiche dei vari tipi di termosifoni e capire quali sono i più adatti alla propria abitazione.

Tipologie di termosifoni

Se ci si chiede quali termosifoni sono i migliori, non si può avere una risposta unica. Occorre, infatti, vari fattori, come ad esempio i materiali di realizzazione degli stessi. Principalmente, in commercio è possibile trovare tre tipologie di caloriferi, con caratteristiche differenti:

  • In ghisa:questa è una lega di ferro molto resistente ed economica. Inoltre, ha la capacità di mantenere a lungo la temperatura. Questo, però, può essere sia un vantaggio che uno svantaggio, perché si riscalda anche piuttosto lentamente.  In più, i caloriferi in questo materiale, sono in genere ingombranti e hanno un aspetto un po’ retrò, che non si adatta alle abitazioni arredate secondo uno stile moderno;
  • In alluminio: anche questo, come la ghisa, è un materiale economico. Al contrario dei caloriferi realizzati in ghisa, però, essi hanno un’estetica contemporanea e si raffreddano e riscaldano con più rapidità. Inoltre, essi  richiedono una manutenzione più frequente, specialmente se si lasciano accesi per molte ore al giorno;
  • In acciaio: questo materiale è piuttosto malleabile, pertanto i termosifoni realizzati con questo materiale possono assumere anche delle forme piuttosto sinuose, diventando dei veri e propri elementi di design adatti anche all’arredamento minimal. Lo svantaggio è il raffreddamento immediato: appena si spegne la caldaia, anche i caloriferi si spengono.

Come scegliere i caloriferi?

Una volta fatta la ricerca sulle caratteristiche dei materiali dei termosifoni, si può iniziare a definire una scelta. Ovviamente non è mai una questione semplice visto che molti termosifoni hanno caratteristiche simili e, bene o male, tutti i modelli hanno dei pro e dei contro. Tra l’altro, la scelta del termosifone non può non basarsi anche sulle caratteristiche della casa o dell’ufficio nel quale verrà installato.  Bisogna, infatti, tenere in considerazione diversi aspetti.

In primo luogo, bisogna valutare il volume dell’ambiente da riscaldare ed il tipo di stanza. Se l’area è piuttosto grande, potrebbe essere preferibile orientarsi sui termosifoni in ghisa, che come già detto, riescono a mantenere meglio il calore anche quando l’impianto di riscaldamento centralizzato è spento. I termosifoni in alluminio, invece, possono essere la scelta perfetta per le stanze piccole, perché riscaldano subito l’area. Tuttavia, tendono a essere sconsigliati per la camera da letto, poiché sono piuttosto rumorosi.
Un altro dettaglio importante è la potenza termica. In genere, sono necessari dai 25 ai 50 watt di potenza ogni metro cubo da riscaldare, ma per fare calcoli più precisi è fondamentale conoscere maggiori dettagli sull’ambiente da riscaldare, come l’isolamento termico. Se si ha intenzione di sostituire i vecchi caloriferi con dei nuovi, però, basta leggere sulla scheda tecnica di quelli vecchi la potenza termica e scegliere modelli con la stessa o superiore.