L’azienda napoletana, specializzata da quasi 10 anni nell’organizzazione di banchetti, catering, cerimonie e feste private nelle sue tre ville situate tra Bacoli e Napoli, ha aperto il 16 marzo scorso le sue porte a oltre 50 candidati per i lavori stagionali, confermando quella vocazione di abbraccio del territorio e di investimento nelle sue risorse sociali e umane più preziose.
I significati del saluto Aloha in lingua hawaiana sono molteplici e spaziano dall’amore all’affetto, dalla pace all’abbraccio. Soprattutto quest’ultima traduzione piacque a Marco Esposito, futuro direttore artistico di Aloha Eventi, tanto da suggerire al fratello Enzo Esposito, l’attuale amministratore, di adottarlo come nome della nuova impresa che avrebbero fondato di lì a breve.
Abbiamo intervistato Enzo Esposito, con il fratello fondatore di questa bella azienda made in Campania, per capire meglio il loro approccio alla sostenibilità aziendale e il loro mondo.
– La proposta di un open day per la ricerca degli stagionali è un’ottima cosa, in un territorio in cui spesso si parla di difficoltà di trovare personale, ancora più lodevole la possibilità per i 30 candidati di effettuare un percorso formativo e di inserimento lavorativo. E’ così difficile come si dice quindi, nella nostra città, trovare personale disposto a lavorare?
Rispetto a qualche anno fa sicuramente è più difficile trovare persone che vogliano fare un certo tipo di lavoro. Probabilmente perché si vede il nostro lavoro come qualcosa di stancante, che richiede sacrificio e che spesso risulta poco entusiasmante. L’idea del recruiting day nasce proprio per provare ad affascinare chi si avvicina al nostro mondo e far capire che è ovvio ci sia il sacrificio, ma che in un’organizzazione adeguata si può far carriera, guadagnare e, perché no, anche divertirsi.
– I Campi Flegrei sono un territorio meraviglioso, forse ancora per certi versi poco valorizzato: quale potrebbe essere una ricetta per ampliare l’incoming turistico?
I campi flegrei per me sono ancora a zero. C’è tantissimo ancora da fare. Prima di tutto farsi conoscere a livello nazionale ed Internazionale. Prova a fare una domanda a uno straniero: forse ti saprà rispondere se gli chiedi dove sta Napoli o Pompei o Sorrento, ma se gli nomini i Campi Flegrei? Quindi prima di tutto bisogna fare un grande lavoro di branding come Amalfi Coast, poi tutto viene di conseguenza, perché abbiamo tante risorse. Noi siamo stati ultimamente ad un summit con delle wedding straniere di cui solo 2 su 50 conoscevano le nostre zone: ho detto tutto. Devi partire da Roma per far capire poi dov’è Napoli e poi forse puoi parlare dei Campi Flegrei.
– Questi 12 anni sono sicuramente un giro di boa importante, soprattutto per chi fa impresa a Napoli: ci sono mai stati momenti di sconforto, l’idea di mollare e rivolgersi ad altre piazze, città?
Momenti di sconforto? Mai se non durante la pandemia del covid-19 e i conseguenti lockdown. Sicuramente la concorrenza è tanta ed è agguerrita, ma noi crediamo che Napoli, e i Campi Flegrei in particolare, possano diventare una destinazione wedding con un indotto incredibile. Ecco perché stiamo provando a puntare ai mercati internazionali. Non è semplice proprio perché deve vincere non solo l’azienda ma tutto il contesto e, piuttosto che spostarci, occorre attirare gente da altre zone.
– Cosa altro c’è da aspettarsi dal 2024 di Aloha Eventi?
Il 2024 sarà un anno particolare per il tutto il nostro settore. È finita, fortunatamente, l’ondata di arretrati dovuti al covid. Chi ha lavorato bene e ha investito, seppur con più difficoltà, probabilmente andrà avanti, ma chi ha lavorato male sarà destinato a tempi complicati. Il mercato è cambiato, i prezzi generalmente nel complesso sono saliti (complici i conflitti, la guerra in Ucraina e le tensioni geopolitiche in Medio Oriente), gli addetti figurano sempre meno, quindi rimanere competitivi sarà sempre più difficile.



Per saperne di più:
GLI INIZI E GLI EVENTI PRESTIGIOSI
Era il 2012, anno in cui furono gettate le basi della Aloha Eventi, impresa specializzata in eventi, banchettistica e cerimonie, operativa dal 2014. Nel 2015 iniziarono a lavorare con la loro prima struttura, Villa Scalera a Bacoli (NA); proseguirono nel 2016 con l’apertura a Napoli – a Posillipo – di Villa Fattorusso; alla quale avrebbero dato un seguito nel 2018 con l’inaugurazione di Villa Punta Pennata, sempre a Bacoli, a pochi passi da Villa Scalera, ma più in alto. Un triangolo di location che è un vero e proprio abbraccio ai Campi Flegrei, e sempre di abbraccio si può parlare quando Vincenzo Esposito confida la vocazione di apertura al territorio della Aloha Eventi.
“Abbiamo sempre avuto nella mente e nel cuore la volontà di aprirci alle realtà, alle energie e alle risorse umane locali”, spiega l’amministratore di Aloha Eventi. L’evento più recente cui ha preso parte Aloha si tenne a fine 2023 nella splendida cornice della Casina Vanvitelliana, nel Parco Borbonico del Lago Fusaro, con il catering organizzato per la PLC City, azienda di Monte di Procida (NA). Ma negli anni hanno curato i banchetti a Napoli al Salone Margherita, nell’Agorà Morelli, all’interno del Museo Filangieri, e persino su una nave da crociera MSC.
L’OPEN DAY
Solo poche settimane fa Aloha Eventi ha aperto per la prima volta le porte di Villa Scalera per un open recruiting day, alla ricerca degli stagionali 2024 tra camerieri, hostess, comis di cucina e sous chef. Il 16 marzo scorso Enzo, Marco e tutta la loro squadra, che in estate arriva a contare anche 150 dipendenti, hanno idealmente accolto e abbracciato il territorio dei Campi Flegrei, ospitando una cinquantina di candidati da selezionare per il nuovo personale. A breve inizieranno i primi corsi di formazione per 30 figure già individuate, con l’obiettivo dichiarato di inserirli in un percorso formativo e lavorativo da maggio fino a settembre/ottobre.
“La nostra famiglia si allarga sempre ogni anno ma stavolta abbiamo voluto fare un esperimento diverso, con slide e narrazione della nostra attività e della nostra storia – precisa Enzo -. Non ci siamo limitati a lanciare il solito bando, raccogliere curriculum o farceli inviare via mail. Abbiamo voluto incontrare le persone, conoscerle, guardarle negli occhi, far respirare loro l’aria familiare e lo spirito che ci accompagna ormai da 10 anni. Ci siamo concessi questo regalo nel decennale di Aloha, restituendo al territorio tutto quello che di buono e di bello ci ha dato in due lustri di lavoro”.
STORIA E RICORDI
Un mestiere che affonda le radici in un passato di ristorazione rinomata e di tentativi pionieristici nel settore. Il nonno di Enzo, Salvatore Aversano, era un pescatore amante della buona cucina, il quale fondò nel 1950 il famoso ristorante Don Salvatore a Mergellina a Napoli; sua figlia Maria Rosaria Aversano ebbe l’intuizione e la giusta visione, invece, nel tracciare la strada dell’organizzazione degli eventi in ville ad hoc. “Siccome il ristorante di nonno era piccolo, nel ’95 lei iniziò a pensare ai ricevimenti in strutture più grandi, nonostante la gente fosse scettica e ancora legata all’idea di far pranzare gli invitati dei matrimoni nei classici ristoranti”, confida il figlio Enzo. Un sentiero spianato dall’iniziativa materna, sempre sostenuta dal marito, come ricordano i due figli.
L’ESPERIENZA
I due fratelli hanno ereditato così un tesoro fatto di know how, networking, contatti ed esperienze preziosissimo. Un vero e proprio patrimonio di conoscenza sapientemente investito nelle tre location coi loro ampi spazi, cucine e chef di primissimo livello, sale ariose, giardini magnifici e persino lidi estivi (Villa Fattorusso). E oggi vogliono restituire quel sapere, formando i giovani in un periodo in cui la ristorazione soffre e lamenta spesso la carenza di personale. Per Aloha quindi la soluzione è abbracciare il territorio come farebbe ogni buona famiglia. E il premio Industria Felix, ricevuto nel 2023 come una delle 40 aziende più performanti nella ristorazione in Italia, ne è la prova.